10 novembre 2020

Rolling Stones, Keith Richards:"I piani per il futuro? Essere ancora vivo"

Il leggendario chitarrista degli Stones ha intenzione di rimanere vivo per festeggiare i 60 anni della band nel 2022

Siamo tutti d'accordo che il 2020 sia stato un anno disastroso, il peggiore che la memoria di molti di noi ricordi. Se solo un anno fa qualcuno ci avesse detto che una pandemia avrebbe colpito il mondo, che non avremmo più potuto abbracciarci o vedere un concerto tra la folla ci saremmo messi a ridere. 

C'è però un uomo che anche il 2020 non riesce a scalfire, né nel corpo né nello spirito, una rockstar inossidabile che in 76 anni di vita ha è sopravvissuto a qualsiasi cosa, inclusa una bomba lanciata sulla sua culla: Keith Richards.

I nostri piani? Essere ancora vivi

Era il giugno 1962 quando prese vita la line up originale dei Rolling Stones composta da Brian Jones, Mick Jagger, Keith Richards, Mick Taylor, Ian Stewart e Tony Chapman che un mese dopo sarebbe salita per la prima volta su un palco con il nome the Rollin'Stones. Quasi 60 anni dopo il chitarrista dei Rolling Stones non è minimamente intimidito da un annus horribilis e, come dichiarato a GQ, è pronto a non gettare la spugna proprio adesso a 2 anni dall'anniversario dei 60 anni di attività della band.

Certo, al momento non c'è ancora niente in programma ma Keef non ha minimamente intenzione di farsi trovare impreparato: "I piani per i festeggiamenti? Beh, sicuramente essere ancora vivi ma a parte questo, alla nostra età, non ho ancora sentito di piani per festeggiare ma sono sicuro che faranno qualcosa. Per prima cosa supererò quest'anno e vedrò come si mette il prossimo perché al momento credo che ci siano questioni ben più importanti di un festeggiamento dei Rolling Stones, anche se sono molto felice che siamo ancora tutti qui".

E quando la giornalista gli chiede di quanto sia soddisfatto di sfidare qual unque diceria e di essere ancora vivo risponde: "Mi godo ogni giorno, non voglio smentire i pronostici delle persone e non mi interessano ma quando sarà tutti lo sapranno".

Gli Stones al lavoro sul nuovo album

Per l'ennesima volta nelle ultime settimane, Richards ha confermato di essere a lavoro per il nuovo album degli Stones, nonostante l'attuale situazione mondiale renda il tutto molto complicato. Dopo il lancio in corsa dell'inedito 'Living In A Ghost Town', la band si è rimessa a lavorare ed ora è a circa metà del processo: "Living In A Ghost Town, che riassume un po' la prima ondata del virus, faceva parte del materiale sul quale stavamo lavorando ma era così ovvio che dovesse uscire in quel momento che l'abbiamo pubblicata in fretta e furia. Per il resto della roba siamo a metà stra ma. come sta succedendo a tutti, siamo un po in una fase di stallo".

Alcune settimane fa Richards era stato raggiunto dall'edizione USA di Rolling Stone mentre si trovava ai Germano Studios di New York per lavorare alle nuove canzoni. "In attesa che arrivi il vaccino parliamo da una parte all'altra dell'oceano - aveva detto Keef il chitarrista lavoro a distanza con Jagger - Io ho abbastanza canzoni per restare impegnato, a migliaia".

Proprio il buon Mick, che dalla scorsa estate si trova in Italia e che  recentemente è stato avvistato a più riprese in alcuni ristoranti siciliani, ha condiviso su Twitter quasi un minuto di quello che sembra un nuovo pezzo dal titolo "Pride Before A Fall", forse uno di quelli inviati a Keef per il nuovo album.


Sympathy For The Devil

A inizio mese, invece, i Rolling Stones hanno pubblicato per la prima volta online il video in alta qualità della prima esibizione dal vivo di "Sympathy For The Devil" proveniente dal Rock and Roll Circus. Il film documenta l'ultima apparizione pubblica della band con la formazione originale che includeva Brian Jones e fu realizzato con l'idea di promuovere in modo poco convenzionale l'uscita dell'album "Beggars Banquet". Una giornata di riprese unica che vide protagonisti, oltre agli Stones, The Who. Jethro Tull e i Dirty Mac formati da John Lennon, Keith Richards ed Eric Clapton e che si prolungò fino a notte inoltrata quando gli Stones, distrutti, si esibirono davanti ad una stanca platea di ospiti invitati per l'occasione.

Jagger, pur tirando da solo a colpi di energia tutta la band, fu talmente scontento del risultato finale che mise in un cassetto le registrazioni fino agli anni '90.



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