27 settembre 2023

Rolling Stones, Mick Jagger non esclude di mandare in tour degli ologrammi

Un tour postumo nel futuro degli Stones? Mick Jagger non esclude la possibilità di continuare ad esibirsi virtualmente grazie alla tecnologia

I Rolling Stones saranno trasformati in ologramma?

Se c'è una band nella storia del rock che è sinonimo di tour interminabili e di vita on the road sono i Rolling Stones. Quando il nemico-amico Paul McCartney aveva scherzosamente bollato gli Stones come una 'buona blues band', Jagger aveva rispedito lo sfottò al mittente sottolineando proprio che, sì, i Beatles avevano fatto la storia ma certo non erano ancora impegnati a girare il mondo in tour come loro.

Dopo 60 anni di carriera e un età media che si aggira intorno alle 80 primavere è però d'obbligo porsi degli interrogativi sul futuro. Nell'immediato, i Rolling Stones pubblicheranno il nuovo album "Hackney Diamonds" in uscita il 20 ottobre che contano di portare ancora una volta dal vivo.

Ma cosa accadrà dopo? Gli Stones son sono una band ma un brand, destino che condividono con pochi altri artisti rock in grado di creare un prodotto che, al di là della musica, produce un indotto incredibile grazie solo immaginario, leggi Kiss.



L'ologramma degli Stones

Quando si ha a che fare con figure del genere è inevitabile su cosa ne sarà. I Kiss hanno proposto di affidare vestiti e maschere a nuovi musicisti che tramanderebbero la leggenda negli anni a venire, perché i fumetti e i supereroi trascendono il tempo. Gli ABBA hanno mandato in tour i loro ologrammi e così è accaduto o è stato ipotizzato per artisti defunti come Whitney Houston e Ronnie James Dio.

Mick Jagger è ancora vivo e vegeto, decisamente energico ma non si sente di escludere quest'ultima opzione, come detto in un'intervista al Wall Street Journal.

"E' possibile fare business anche da morti, puoi fare dei tour postumi, no?", ha detto Jagger. "La tecnologia è davvero andata avanti dallo spettacolo degli ABBA. Avrei voluto vederlo ma purtroppo l'ho perso".

Se quello di un tour postumo realizzato attraverso gli ologrammi non è da escludere, c'è anche da dire che gli Stones hanno tutta intenzione di scoprirlo il più tardi possibili.

Tra i piani futuri di Jagger non c'è invece quello di vendere le canzoni della band perché, spiega, i suoi figli davvero non hanno bisogno di 500 milioni di dollari. Piuttosto, aggiunge il frontman degli Stones, ha intenzione di fare importanti donazioni ad enti di beneficenza.

Rolling Stones, Mick Jagger non esclude di mandare in tour degli ologrammi

Hackney Diamonds, il nuovo disco degli Stones

Il 20 ottobre i Rolling Stones pubblicheranno "Hackney Diamonds", primo lavoro di inediti da "A Bigger Bang" del 2005.

Un disco che, come si intuisce già dal primo singolo 'Angry', ha un sound che è la quintessenza degli Stones classici ma che, allo stesso tempo, suona moderno.

Era proprio questo il compito assegnato al produttore Andrew Watt, come spiegato da Mick Jagger al giornalista di Q Tom Power.

"Gli ho detto che volevo un sound fedele al passato, quello di un disco dei Rolling Stones, ma come se fosse stato registrato nel 2023. Non vogliamo avere il sound di 40 anni fa ed infatti suona attuale. E' chiaro, ha una fedeltà sonora che, paragonato ai vecchi degli Stones, lo rendo davvero diverso".

"Hackney Diamonds", composto da 12 tracce, è stato registrato in varie località sparse per il mondo, tra cui gli Henson Recording Studios di Los Angeles, i Metropolis Studios di Londra, i Sanctuary Studios di Nassau, Bahamas, gli Electric Lady Studios di New York e gli Hit Factory/Germano Studios, sempre a New York.

Il secondo estratto dall'album "Sweet Sounds Of Heaven" vede la partecipazione di Lady Gaga e Stevie Wonder e sarà pubblicato nella giornata di domani ma è già possibile ascoltare alcuni secondi pubblicati sui social della band.

Oltre a Lady Gaga e Stevie Wonder, ospiti sul disco anche Paul McCartney, Elton John, e Bill Wyman, bassista degli Stones fino a metà degli anni '90.

Delle dodici tracce di "Hackney Diamonds", due vedono la presenza dello storico batterista degli Stones Charlie Watts che è riuscito a registrare le sue parti nel 2019, prima della sua morte. Una è Mess It Up, l'altra è Live By The Sword che include anche il basso di Bill Wyman, ritornato per la prima volta negli Stones dopo l'addio nel 1993, e il pianoforte di Elton John.