S & M 2: Suono e magia

San Francisco Symphony e Metallica di nuovo insieme, 20 anni dopo. Domani in tutte le sale italiane lo show con la San Francisco Symphony

No, non vi parlerò di scalette e non farò nemmeno la cronaca di due ore e mezza di musica.

A che servirebbe?

Oltre 100 milioni di dischi non si vendono per caso; più di 30 anni di carriera, caratterizzati dalla capacità di creare mondi musicali (per nulla facili o scontati) in cui le persone si sono naturalmente ritrovate, sono sinonimo di certezza.

Ecco, i Metallica sono una certezza.

Sono trascorsi 20 anni dal primo S&M e la paura che questo secondo esperimento risultasse ridondante e stucchevole è stata spazzata via da un elemento che troppo spesso accusiamo e troppo poco valorizziamo: il tempo.

Ci sono segni del tempo un po’ ovunque: sul viso, sui capelli, sulle corde vocali e perfino sulle mani che diventano un tutt'uno con gli strumenti.

Tracce di ciclicità che rendono, se possibile, ancor più profonda la narrazione di quelle parole e di quelle note che negli anni sono diventate, per moltissimi, una specie di libro sacro da cui attingere per ritrovare la stabilità smarrita.

L’abbraccio della Sinfonica di San Francisco rende tutto più magico e meravigliosamente invasivo.

In questi 20 anni James, Kirk, Lars e Robert (che nel ‘99 non faceva parte della band) hanno vinto, hanno perso, sono caduti e si sono rialzati. Crollati rovinosamente e gloriosamente risaliti sul cavallo alato che è la loro musica.

Si convive con i propri fantasmi facendo il possibile affinché questi non ci rubino ciò che abbiamo a disposizione.

Sanno cosa significa essere in difficoltà, e quando sai cosa vuol dire, se il cuore ancora batte a ritmo di umanità, la voglia di aiutare chi vive situazioni analoghe diventa automatica.

Pochi fronzoli, così come la musica che fanno, loro vanno dritti al punto.

“Guadagniamo abbastanza per permetterci di dare una mano a chi ne ha bisogno”.

Spiegano con queste semplici parole l’impegno profuso,attraverso la loro associazione “All within my hands”, per dare aiuto laddove c’è necessità.

Ed è proprio a quest’associazione che andranno devoluti gli incassi dei due concerti, tenutisi il 6 e l’8 di settembre al Chase Center di San Francisco, oltre che i proventi derivanti dalla proiezione di una delle due date, che in Italia è prevista per il 18 di ottobre.

Vi do un consiglio: andateci, godetene e raccontatelo il più possibile.