Scontro Springsteen - Trump: Eddie Vedder supporta 'in musica' il Boss

Eddie Vedder ha suonato My City Of Ruins due giorni dopo la polemica scoppiata tra Springsteen e il Presidente Trump dopo il discorso del Boss a Manchester

Arriva anche Eddie Vedder e a supportare Bruce Springsteen dopo l'attacco subito per mano del POTUS Donald Trump in seguito alle critiche fatte dal Boss nei confronti del governo statunitense in occasione del suo show di Manchester.

Durante lo show dei Pearl Jam a Pittsburgh di venerdì scorso, Vedder ha infatti suonato una cover acustica di My City Of Ruins, brano contenuto nell'album di Springsteen "The Rising".

Pur non facendo direttamente riferimento alla vicenda, non pare un caso che il discorso fatto da Springsteen ai suoi fan britannici sia avvenuto proprio prima che suonasse il brano.

Le parole del Boss hanno 'ferito' a tal punto l'orgoglio di Trump da spingerlo ad un lungo post sui social in cui attacca il rocker del New Jersey su più livelli, da quello artistico a quello fisico, fino a 'minacciare' di non farlo più entrare negli Stati Uniti.

Intanto nei giorni scorsi è stata svelata anche la data di uscita di "Deliver Me From Nowhere", il film che racconta lo Springsteen di Nebraska interpretato da Jeremy Allen White, e che arriverà nei cinema americani il 24 ottobre.

Eddie Vedder suona Springsteen in supporto del Boss

Tra artisti, a volte, non serve parlare troppo. Basta la musica per fare capire le proprie intenzioni e i propri pensieri, specialmente quando uno degli uomini più potenti del mondo usa il suo prezioso tempo per lamentarsi sui social delle critiche ricevute come un qualsiasi quindicenne mollato dalla fidanzatina.

E così non è apparso un caso che Eddie Vedder abbia suonato un brano di Bruce Springsteen nel corso di uno degli show dei Pearl Jam.

Il brano in questione è 'My City Of Ruins', contenuto nell'album del 2002 The Rising, e cantato da Vedder in acustico durante il concerto di Pittsburgh venerdì scorso.

L'episodio è avvenuto solo due giorni dopo che Springsteen aveva suonato lo stesso brano nel corso della prima tappa britannica del suo "Land Of Hope And Dreams Tour" a Manchester, introducendolo con un sentito discorso contro l'attuale amministrazione a stelle e strisce.

Un riferimento quindi che è apparso non casuale quanto una dimostrazione di vicinanza da parte di Vedder che ha, a modo suo, espresso supporto dopo che il Presidente Trump ha risposto attaccando sui social Springsteen - e successivamente ancora una volta Taylor Swift - scatenando anche la reazione del sindacato americano dei musicisti.

Scontro Springsteen - Trump: Eddie Vedder supporta 'in musica' il Boss
PHOTO CREDIT: Fotogramma

Lo scambio tra Springsteen e Trump

Ma cosa è successo esattamente? Durante la tappa di apertura del suo tour nel Regno Unito a Manchester lo scorso 14 maggio, Springsteen ha voluto esprimere tutto il suo dissenso prima di suonare 'My City Of Ruins', parlando di come non si senta rappresentata dall'attuale governo americano.

"A casa mia, l'America che amo, l'America di cui ho scritto e che è stata un faro di speranza e libertà per 250 anni, è attualmente nelle mani di un'amministrazione corrotta, incompetente e traditrice. Questa sera chiediamo a tutti quelli che credono nella democrazia di alzare la propria voce", ha detto Springsteen, che non ha mai fatto mistero delle sue posizioni.

Successivamente ha rincarato la dose aggiungendo: "La maggioranza dei nostri rappresentanti eletti non è riuscita a proteggere il popolo americano dagli abusi di un presidente inadatto e di un governo canaglia".

Dopo aver appreso le parole di Springsteen, il Presidente Donald Trump ha scritto sui canali social ufficiali un lungo attacco nei confronti del musicista cercando di screditarlo su più piani, dalla capacità artistica all'aspetto fisico (!), fino ad utilizzare termini che suonano ai più come minacciosi.


"Vedo che l'altamente sopravvalutato Bruce Springsteen va in un Paese straniero a parlare male del Presidente degli Stati Uniti", ha scritto Trump. "Non mi è mai piaciuto, non mi è mai piaciuta la sua musica, né le sue politiche di sinistra radicale e, soprattutto, non è una persona di talento - solo un idiota invadente e odioso, che ha sostenuto con fervore il corrotto Joe Biden, uno SCIOCCO mentalmente incapace e il nostro PEGGIOR Presidente di SEMPRE, che ha quasi distrutto il nostro Paese. Se non fossi stato eletto, sarebbe già SPARITO! Il sonnolento Joe non aveva la minima idea di cosa stesse facendo, ma Springsteen è 'stupido come una roccia' e non riusciva a capire cosa stesse succedendo, o forse sì (il che è ancora peggio!)?".

Il Presidente Trump ha poi continuando attaccando il Boss anche sul piano fisico e chiudendo con un tono che sembra quasi una minaccia per quando dovrà tornare negli Stati Uniti: "Questo rocker secco e 'prugna secca' (ha la pelle tutta atrofizzata!) dovrebbe TENERE LA BOCCA CHIUSA finché non torna nel Paese, questa è solo la 'normalità'. Poi vedremo come andrà a finire!".

Poche ore dopo Trump ha attaccato ancora una volta Taylor Swift, che in passato si è espressa pubblicamente contro di lui, vantandosi che per merito suo, da quando ha precedentemente parlato male di lei, la popstar sembra essere finita nel dimenticatoio. Affermazione che, al di là dei gusti, fa abbastanza ridere se si pensa che la Swift è uno degli artisti più influenti a livello globale e ingranaggio importante dell'economia americana.

Un comportamento che ha fatto correre in difesa di Springsteen e la Swift anche l'American Federation of Musicians, il sindacato dei musicisti americani che, in una comunicazione ufficiale, ha difeso la loro libertà di espressione.

“Non resteremo in silenzio mentre due dei nostri membri – Bruce Springsteen e Taylor Swift – vengono presi di mira e attaccati pubblicamente dal Presidente degli Stati Uniti”, si legge. “Springsteen e Swift non sono solo musicisti brillanti: sono modelli e fonte d’ispirazione per milioni di persone negli Stati Uniti e nel mondo. I musicisti hanno diritto alla libertà di espressione. Siamo al fianco di tutti i nostri iscritti”.


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