Serj Tankian canta per l'Armenia. Ascolta 'Hayastane'

Il frontman dei System Of A Down celebra le sue origini in un brano scritto con il Primo Ministro armeno Nikol Pashinyan

Se i System Of A Down non ne vogliono assolutamente sapere di tornare a fare qualcosa insieme, men che meno un nuovo album, il loro frontman Serj Tankan ha condiviso nelle scorse ore il video di una nuova canzone dal titolo 'Hayastane'.

La particolarità risiede che a scrivere i versi del brano non sia stato un musicista o un autore canonico ma il Primo Ministro armeno, Nikol Pashinyan.

Lo scopo benefico di Hayastane

Tankian, così come tutti i System Of A Down, ha da sempre rivendicato le origini della propria famiglia non tirandosi mai indietro nel ruolo di portavoce del popolo armeno e anche questa volta non ha perso l'occasione pubblicando 'Hayastane' proprio nella settimana in cui si commemora il genocidio degli Armeni, evento ricordato il 24 aprile.

Il Primo Ministro Pashinyan, Tankian e il polistrumentista Mako Seyranyan hanno deciso di incontrarsi per cercare di portare un senso di speranza anche a tutti coloro che stanno combattendo contro il Coronavirus e hanno pensato che il 100 per cento di tutti i ricavi che otterrà 'Hayastane' verrà devoluto alla fondazione armena My Step Foundation che viene definita come "Una fantastica organizzazione benefica che sta cercando di portare avanti molte e significative iniziative in Armenia, focalizzandosi su sanità, educazione, cultura, welfare sociale, ambiente, oltre ad altri argomenti che lo richiedono, come quelli colpiti dalla crisi causata dal COVID-19".

"Durante questo periodo difficile a causa della pandemia e del lockdown, volevamo fare un regalo al popolo Armeno, un regalo di speranza che possono condividere con il mondo intero - ha dichiarato Tankian - L'obiettivo era scrivere una canzone che rappresentasse le varie celebrazioni dello spirito armeno includendo il passato, il presente e il futuro della nostra nazione".

L'impegno dei System Of A Down

Non è certo la prima volta che i membri dei System Of A Down utilizzano la loro musica per mettere sotto i riflettori il popolo armeno in canzoni come P.L.U.C.K. e Holy Mountains o Lives, brano pubblicato due anni fa dal chitarrista Daron Malakian, e tutto il tour Wake Up The Souls del 2015 che per la prima volta li portò a suonare proprio in Armenia, il 23 aprile, nella piazza della capitale Yerevan.

Il nuovo album dei System Of A Down

L’ultimo album dei System Of A Down è “Hypnotize” che risale a ben 15 anni fa. La band americana di origini armene, pur continuando ad esibirsi insieme dal vivo, sembra proprio non riuscire a trovare la quadra giusta per poter entrare nuovamente insieme in studio, sedersi e registrare.

Il batterista John Dolmayan ha recentemente affrontato l’argomento intervistato nel podcast Let There Be Talk dicendo che ha perso la speranza in un nuovo album dei System Of A Down:

“Lo trovo davvero improbabile. Non sono nemmeno così sicuro di volerlo ancora fare. E’ un grande insieme di sceneggiate e stronzate. In molti modi l’ho superato, perché ho lottato davvero tanto per cercare di fare ancora un album insieme in questi quindici anni. Ero io, più di chiunque altro, a chiamare gli altri e dire ok, mettiamo da parte il nostro ego, incontriamoci, costi quel che costi, torniamo in studio. Semplicemente torniamo insieme in uno studio e vediamo cosa succede, ma non ci sono riuscito. Ho fallito. Le relazioni si interrompono sempre, e succede con una sola persona, figurarsi con quattro”!