Sex Pistols, John Lydon vuole fare causa a Danny Boyle per il biopic

Il frontman dei Sex Pistols non approva il biopic che Danny Boyle sta girando sulla storia della band e vuole fare causa al regista di Trainspotting
Il leader dei Sex Pistols John Lydon non ha accolto positivamente il biopic che il regista di Trainspotting Danny Boyle sta girando sulla storia della leggendaria punk band e ha deciso di voler risolvere le cose in tribunale.

Non può finire altrove se in tribunale

Con "Nevermind The Bollocks, Here's The Sex Pistols" nel 1977 Johnny Lydon, all'epoca Johnny Rotten, ha cambiato per sempre la storia della musica britannica e non solo, un avventura tanto veloce quanto devastante in termini di impatto culturale sui giovani britannici che nel punk trovarono una nuova voce e una speranza di fare le cose a modo loro.
Chi non sembra aver fatto le cose come piacciono a Johnny Lydon, invece, è il regista Danny Boyle - celebre tra le altre cose per un film cult e generazionale come Trainspotting - che sta girando un biopic a episodi proprio sulla storia dei Sex Pistols.

Lydon non ha però dato la propria approvazione al progetto e, anzi, in una recente intervista ha minacciato di voler far causa a Boyle e alla produzione che, dice, gli hanno mancato di rispetto.

Parlando della serie TV creata da Boyle, che si chiamerà semplicemente "Pistol", Lydon ha detto: "Penso che questa sia la schifezza più oltraggiosa che abbia mai dovuto sopportare. Sono arrivati al punto di ingaggiare un a ttore per interpretarmi ma su cosa sta lavorando questo tizio? Sicuramente non sul mio personaggio. Questa storia non può finire in un posto diverso se non in tribunale".

Pistol,Il biopic sui Sex Pistols

Uscirà su l canale di proprietà della Walt Disney FX ,"Pistol", "il biopic di Danny Boyle sulla storia dei Sex Pistols e basata sulla biografia "Lonely Boy: Tales From a Sex Pistol" pubblicata dal chitarrista della band Steve Jones nel 2017.

La serie, composta da sei episodi, racconterà il viaggio di Steve Jones dalle case popolari di West London fino a "SEX" la boutique di Vivienne Westwood e Malcolm McLaren dal quale prese il via l'avventura dei Pistols e punto di riferimento per tutta la scena punk dell'epoca.
Da lì il regista di Trainspotting racconterà la velocissima ascesa e caduta di una delle band più influenti del secolo scorso.

Questi i primi scatti dal set.




Il cast di Pistol

A interpretare i Sex Pistols un cast composto da giovani talenti con, in testa, il ventenne britannico Anson Boon, già nel film Golden Globe "1917" nei panni del frontman Johnny Rotten. Toby Wallace (The Society, Babyteeth) vestirà i panni di Steve Jones, Louis Partridge (Enola Holmes) sarà il controverso e iconico secondo bassista della band, Sid Vicious, Jacob Slater interpreterà il batterista Paul Cook e Fabien Frankel (The Serpent) diventerà, invece, il primo bassista Glen Matlock.

Tra gli altri membri del cast ci sono Thomas Brodie - Sangster (La Regina degli scacchi) nei panni di Malcolm McLaren, Talulah Riley (Westworld) in quelli della stilista Vivienne Westwood, Dylan Llewellyn (Derry Girls) nel primo compagno di band di Jones Wally Nightingale. Sydney Chandler sarà Chrissie Hynde dei Pretenders, Emma Appleton (The Witcher) sarà Nancy Spungen, compagna di Sid Vicious, e infine Maise Williams di Game Of Thrones interpreterà l'icona della scena punk Jordan.

Per "Pistol", Boyle sarà anche produttore esecutivo con Craig Pearce (Romeo+Juliet, Moulin Rouge, Il Grande Gatsby) e Frank Cottrell Boyce (Coronation Street, 24 Hour Party People, Doctor Who).

Una storia che Danny Boyle vuole raccontare proprio in questa nuova serie, portando sullo schermo la necessità di rottura espressa dalla gioventù britannica dell'epoca nei confronti del passato: "Immaginate di fare irruzione nel mondo di 'The Crown' e 'Downtown Abbey' con i vostri compagni e urlare le tue canzoni e la tua rabbia in faccia a tutti - ha detto Boyle - In quel momento la società britannica e la sua cultura sono cambiate per sempre. E' il punto in cui la cultura da strada britannica è esplosa, dove i giovani si sono presi la scena dando sfogo alla loro furia e alla loro moda e tutti gli altri non potevano fare altre che stare seduti, osservare e seguirli o esserne terrorizzati".

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