Slash è sicuramente uno dei chitarristi più amati dell'epoca moderna, uno degli eroi dell'hard rock con i suoi Guns N'Roses che, però, da ragazzo ha a sua volta avuto dei miti, o almeno qualche artista che di sicuro gli ha cambiato la vita.
Il chitarrista dei Guns ne ha parlato in una recente intervista in cui ha anche spiegato il su punto di vista su Eddie Van Halen e su cosa i suoi colleghi tendono a sottovalutare del chitarrista di origini olandese.
L'impatto di Disraeli Gears
Visto l'impatto del suo stile sull'hard rock degli ultimi 40 anni sembra incredibile pensare che Slash non sia nato con una sei corde in mano e invece è andata proprio così.
Il chitarrista dei Guns N'Roses ha iniziato suonando il basso e la decisione di imbracciare la chitarra è arrivata solo in un secondo momento.
Galeotto fu un album, nello specifico, che suona decisamente lontano dai Guns N'Roses ma che colpì in qualche modo il giovane Slash al punto da indicargli la strada da seguire.
Come raccontato in una recente intervista dal chitarrista britannico, infatti, la decisione di mollare il basso per la chitarra arrivò dopo l'ascolto di "Disraeli Gears", secondo album pubblicato dai Cream di Eric Clapton nel 1967.
"Così, su due piedi, direi che il disco che mi ha convinto a lasciare il basso per iniziare a suonare la chitarra è stato Disraeli Gear dei Cream" - ha detto Slash - "Quando ho iniziato a suonare uno strumento per la prima volta la scelta era ricaduta sul basso. Questo perché Steven Adler, il primo batterista dei Guns N'Roses, suonava la chitarra quando ci siamo incontrati per la prima volta. Se dovevamo creare una band c'era bisogno di qualcun oche suonasse il basso ma all'epoca non sapevo davvero che differenze tecniche ci fossero tra i due strumenti".
Proprio i Cream furono i protagonisti delle prime lezioni di chitarra di Slash quando il suo insegnante suonò 'Sunshine Of Your Love' facendo accendere una lampadina nella testa del giovane chitarrista:"Era ciò che volevo fare, quella chitarra elettrica, è da lì che ho cominciato. Disreali Gears, oltre ad essere uno dei dischi rock e blues più grandi dell'epoca, se non di tutti i tempi, è stato anche quello che mi ha spinto per la prima volta ad imbracciare una chitarra".