Smashing Pumpkins: "Cyr è la nostra risposta ai critici"

Billy Corgan parla al NME dell'ultimo album "Cyr" che considera una risposta ai critici che non hanno mai amato gli Smashing Pumpkins

La scorsa settimana gli Smashing Pumpkins hanno pubblicato l'undicesimo album in studio "CYR", un trionfo di synth in 20 tracce registrato da Billy Corgan su due dischi. A inizio 2020 Corgan aveva raccontato che per la band era giunto il momento di tornare a prendersi dei rischi cercando di fare qualcosa di nuova invece di ripercorrere le strade già battute.

Proprio con questa visione Corgan - che intanto è già pronto a lavorare al sequel ideale del capolavoro "Mellon Collie And The infinite Sadness" del 1995 e a quello di "Machina" riprendendo i concept dei due album- ha fatto una chiacchierata con il magazine inglese NME per spiegare il sound di "Cyr" e molto altro.

Siamo artisti contemporanei. Il pop è la nostra risposta ai critici

Intervistato dal NME, Corgan ha voluto rispondere alle critiche ricevute da qualcuno per un sound che, come già fatto intuire subito con la titletrack, attinge a piene mani negli anni '80 sottolineando che, del resto, gli Smashing Pumpkins vengono proprio da lì e che non hanno intenzione di ripercorrere musicalmente gli anni '90: "Mi sono stufato di fare musica che la gente percepiva come contemporanea, io penso di far parte di una band contemporanea, io sono contemporaneo. E in ogni caso, senza puntare il dito verso qualcuno nello specifico, ci sono un sacco di artisti della mia epoca che fanno ancora la musica che suonavano negli anni '90 ma che in qualche modo la fanno franca - ha detto l'artista di Chicago che non nasconde, però, le influenze subite scrivendo "CYR" - "Certo, artisti come Depeche Mode e New Order mi hanno influenzato ma principalmente guardate al lavoro fatto dai Cure con i synth. La loro musica aveva sempre dentro anche i sintetizzatori ma, ancor di più, mi ha influenzato l'etichetta Wax Trax (quella di Underworld e The KLF). Quando la gente mi dice che il disco ha un sound molto anni '80 rispondo che noi siamo una band anni '80, siamo nati nel 1987!"

L'utilizzo dei synth e i ritmi a tratti danzerecci, però, per Corgan sono qualcosa di più che un semplice volersi discostare dalle chitarre anni '90 e l'ultimo album finisce per diventare una sorta di dito medio ai critici che, secondo lui, non hanno mai amato particolarmente gli Smashing Pumpkins:"

"I critici non ci hanno mai amato, se non avessimo avuto le hit ci avrebbero liquidato ma il fatto di aver avuto molti pezzi di successo, spesso più dei nostri contemporanei, faceva impazzire i critici perché dovevano accettare la cosa", dice il leader dei Pumpkins, "Questa è una versione alternativa del percorso da eroe classico - un giovane Kurt Cobain o una giovane Grimes che rotola fuori dal letto e inizia a fare una serie di decisioni e finiscono a parlare con qualche giornalista del NME, ok? Noi abbiamo fatto successo e all'improvviso i critici dicevano 'No, questa è una roba diversa'. E io non capivo in che senso, del resto abbiamo fatto letteralmente la stessa cosa che hanno fatto queste persone! In qualche moto ci siamo sentiti squalificati e quindi la nostra vendetta più grande è tornare facendo musica pop".

Il secondo capitolo di Mellon Collie e Machina

Poco più di un mese fa, in occasione dell'anniversario per i 25 anni di "Mellon Collie And The Infinite Sadness", Corgan ha fatto una diretta video in cui annunciava che in quel giorno gli Smashing Pumpkins avrebbero dovuto annunciare un tour celebrativo dell'album capolavoro del 1995, annuncio che è stato ovviamente rimandato a data da destinarsi. Intanto, però, la band si è chiusa in studio per realizzare il seguito di Mellon Collie e di Machina, due dischi scritti seguendo un concept e parte di una trilogia basata sullo stesso personaggio che, nel terzo e ultimo capitolo, vedrà la sua conclusione.

Parlando del disco Corgan aveva svelato di aver già scritto tutte le 33 tracce che lo compongono, una rock opera per poter chiudere il cerchio aperto tanti anni fa. A questo c'è da aggiungere anche il lavoro fatto su Machina e il terzo capitolo della serie iniziata nel 2018 con l'album della reunion "Shiny and Oh So Bright" e proseguita quest'anno con "Cyr" pronto già al 75%.

Sulla questione il leader dei Pumpkins è tornato anche nel corso dell'intervista con NME affrontando anche il tema del lockdown: "Stiamo lavorando a 46 canzoni, mi sento un po' pazzo a fare una cosa del genere ma allo stesso tempo penso sia folle questa pandemia. Dovendo scegliere tra impazzire per ciò che accade nel mondo e per il lavoro, scelgo il lavoro. Qui da me in Illinois hanno appena chiuso di nuovo tutto e mi chiedo allora a cosa sia servito il primo lockdown. Credo sia tutto strano. Quando Shakespeare era all'apice della sua produttività in giro c'era la peste nera che uccise anche uno dei suoi figli e questo è il motivo per cui molto del suo lavoro ha tinte dark".

Per chi è abituato però ad identificare il leader degli Smashing Pumpkins con la tristezza, però, le cose sembrano essere cambiate: "Sono felice della mia vita. Sono riuscito a costruirmi una bella vita, molto migliore di quella dei miei genitori e non ho niente da lamentarmi, anche se ho passato un sacco di anni a sentirmi triste per qualsiasi cosa. Ora penso di aver avuto una grande vita e di essere stato fortunato e sono contento che, in qualche modo, la band sia ancora intatta e che ci sia musica da fare. Non so se si può chiamare maturità ma finalmente è scattato qualcosa in me".

Mellon Collie venticinque anni dopo

Se qualcuno si sta chiedendo che suono potrebbe avere Mellon Collie rivisitato nel 2020, anzi 2021, Corgan è ben consapevole del fatto che un sequel del fortunato album non potrebbe mai esistere come sola copia carbone e non sarà vicino all'originale: " Alcune persone mi hanno chiesto se suonerà come Mellon Collie e non dico che sia strano ma non è questo il punto,è qualcosa che ha maggiormente a che fare con una questione di temi. Lo paragono a quando decisero di fare dei nuovi film di Star Wars, non hanno provato a farli come il vecchio Star Wars. Noi stiamo facendo il nuovo Star Wars. Nel caso di Mellon Collie sono passati 25 anni, le cose sono cambiate, non solo per la band ma anche per chi ascolta. Non abbiamo intenzione di fare un salto indietro - specifica Corgan - anzi, in realtà vogliamo fare un passo avanti. La band non ha mai avuto problemi a lottare con le proprie ombre, fa parte del nostro DNA. Quindi quale modo di combattere con le ombre che andare dritti al cuore della questione? Abbiamo 33 canzoni scritte e registrate come demo. Molto probabilmente il primo singolo uscirà alla fine del prossimo anno".

THE SMASHING PUMPKINS - Cyr (Official Music Video)

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