Songwriter è il nuovo album di inediti di Johnny Cash

Il figlio della leggenda del country ha raccolto 11 tracce inedite e le ha registrate con una nuova back up band e una serie di ospiti

Uscirà a giugno " Songwriter", nuovo album di inediti della leggenda del country Johnny Cash.

Grandi notizie per tutti i nostalgici di Johnny Cash. L'icona del country, scomparsa nel 2003, è al centro di una nuova release discografica per Mercury Nashville/Universal Music.

Il disco - prodotto dal figlio John Carter Cash insieme a David 'Fergie' Ferguson - si chiama semplicemente "Songwriter" e contiene undici canzoni inedite risalenti a delle registrazioni fatte dal Man In Black nel 1993.

Tutti i brani sono stati scritti da Johnny Cash e risuonati da una band composta da Marty Stuart, Dave Roe e Pete Abbott insieme a ospiti come Dan Auerbach dei Black Keys.

PHOTO CREDIT: Alan Messer

La back up band di Songwriter e le registrazioni del disco

"Il consiglio di papà per qualsiasi cosa, sia che si trattasse di vita o di fare musica, era sempre: segui il tuo cuore", ha dichiarato John Carter. E questa ovvia verità che gli ha insegnato il padre lo ha guidato in ogni fase del processo di creazione di Songwriter. Dopo aver ridotto le registrazioni originali solo alla voce e alla chitarra di Johnny, si è rivolto a David “Fergie” Ferguson, amico di lunga data di Johnny e suo tecnico di riferimento per quasi trent'anni, e i due hanno iniziato a plasmare un album che impreziosisse il modo di scrivere canzoni di Johnny rimanendo però fedeli allo spirito delle registrazioni.

Insieme a John Carter, David “Fergie” Ferguson è probabilmente una delle persone che sapeva meglio cosa piaceva a Johnnyquando si trattava di registrare poiché lavoravano insieme a partire dai primi anni '80: era infatti l’engineer dello studio di Cowboy Jack Clement, dove Johnny spesso amava registrare. Avrebbe continuato a lavorare con lui su molti dischi, tra cui la maggior parte dei suoi album Mercury e l'acclamata serie American Recordings con Rick Rubin sino alle sue ultime canzoni nel 2003. “ E’ sempre stato il mio eroe e mi sentivo semplicemente il ragazzo più fortunato del mondo a poterlo registrare", ha dichiarato Fergie.


Nel momento di pensare alla back-up band due musicisti erano indispensabili: il chitarrista Marty Stuart, che suonò con Johnny nei Tennessee Three dal 1980 al 1986, e il bassista Dave Roe, che andò in tour con la band di Cash nei primi anni '90 e poi per quasi un decennio. Il batterista Pete Abbott, già con l’Average White Band, completa il trio, insieme ad altri musicisti ospiti come Ana Cristina Cash (cori), Matt Combs (chitarra acustica e mandolino), Mike Rojas (organo B3 e pianoforte), Russ Pahl (chitarra, basso, dobro e steel) e Sam Bacco (percussioni); altri partecipanti sono Kerry Marx, Harry Stinson, Dan Auerbach dei Black Keys con la sua bluesy guitar in “Spotlight” e Vince Gill che duetta in “Poor Valley Girl”. Il vecchio amico di Johnny, la leggenda dell’outlaw country Waylon Jennings, canta in due canzoni delle session originali “I Love You Tonite” and “Like A Soldier”. "Nessuno suona Cash meglio di Marty Stuart, e Dave Roe ovviamente ha suonato con papà per molti anni", ha detto John Carter.

Arricchendo i demo originali con una band completamente nuova, John Carter e Fergie, insieme al tecnico Trey Call, hanno portato Johnny nell'era moderna e hanno realizzato un disco dal suono incredibile che suona come se Johnny l’avesse registrato oggi.

“Nell’approccio siamo andati dritti alle radici, per quanto riguarda il suono, e abbiamo cercato di non esaltarlo eccessivamente. – prosegue John Carter - L’abbiamo costruito come se papà fosse nella stanza. Questo è quello che abbiamo cercato di fare. Detto tra noi, Fergie e io abbiamo trascorso migliaia di ore con papà nello studio di registrazione, quindi abbiamo cercato di comportarci come se fosse lì”.

"Penso che questo disco sia il modo in cui mi sarebbe piaciuto realizzarne uno se ne fossi mai stato responsabile, prima di Rick Rubin o dopo Jack Clement", ha detto Fergie. “Conosco John Carter da quando era un ragazzo, quindi è stato fantastico poter finalmente lavorare con lui. Mi ha dato molta libertà d'azione, soprattutto in termini di groove e cose del genere. Siamo andati proprio nella stessa direzione. Non c’è mai stata una conversazione o un piano su un prodotto finale, si è semplicemente trattato di fare del nostro meglio”.

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