26 marzo 2021

Soundgarden, decadute accuse di Vicky Cornell per mancanza di prove

Continua la disputa legale che vede contro Vicky Cornell e i restanti membri dei Soundgarden. Ora un verdetto dice che non ci sono evidenze delle accuse della vedova di Chris

Il giudice della sentenza che vede coinvolti la vedova di Chris Cornell, Vicky Cornell, e i restanti membri dei Soundgarden ha emesso un verdetto che sottolinea come non ci siano evidenze che la band stia trattenendo indebitamente delle royalties dalla moglie del frontman scomparso nel 2017.

Nuovo capitolo nella disputa legale Cornell - Soundgarden

Ennesimo capitolo nella battaglia legale che vede coinvolti Vicky Cornell, moglie del cantante dei Soundgarden Chris Cornell morto tragicamente nel 2017, e i suoi ex compagni di band Kim Thayil, Matt Cameron e Ben Shephard.

Il Giudice federale dello Stato di Washington Michelle Peterson, infatti, ha dichiarato che i Soundgarden non starebbero trattenendo indebitamente royalties sulla musica della band appartenenti a Vicky Cornell.

Il verdetto del Giudice ha, quindi, fatto decadere due delle accuse mosse dalla vedova Cornell per mancanza di prove evidenti.

La disputa va avanti ormai dal dicembre del 2019 quando Vicky Cornell denunciò i tre membri superstiti dei Soundgarden accusandoli di aver incassato centinaia di migliaia di dollari in royalties al posto suo sottolineando che il manager della band, Rit Venerus, non stava cercando di fare il possibile per tutelare i suoi interessi e quelli del Cornell Estate.

Stando a quanto riportato da Billboard, però, il Giudice Peterson ha rilevato che Venerus non era da considerarsi 'consigliere' della Cornell e che non è riscontrabile alcuna evidenza di soldi di proprietà di Vicky Cornell trattenuti dalla band.

Il verdetto ora passerà nelle mani del Giudice Robert. Lasnik per la sentenza finale.


Soundgarden, decadute accuse di Vicky Cornell per mancanza di prove

Le ultime accuse di Vicky Cornell

Solo un mese fa Vicky Cornell aveva nuovamente coinvolto gli avvocati contro i membri superstiti dei Soundgarden a proposito della quota di Chris sui nastri originali su cui è inciso il materiale della band.

Secondo Vicky, i Soundgarden avrebbero fatto un'offerta economica decisamente troppo bassa per la quota di Cornell, bassa al punto da essere considerata ridicola rispetto al valore effettivo della parte di Chris. L'offerta ammonterebbe a 300.000 dollari e nelle carte viene definita come 'un valore infinitesimale del valore effettivo'.

La cosa, sostiene l'accusa, è ancora più vera se si considera che - a quanto pare - la band avrebbe ricevuto un'offerta da una terze parti per i master dei Soundgarden che arrivare a qualcosa come 16 milioni di dollari.

Vicky avrebbe proposto ai membri dei Soundgarden una controfferta fatta pervenire lo scorso 17 dicembre alla band in cui si offriva un compenso di quattro milioni di dollari a testa, dodici milioni di dollari in totale, per acquistare i diritti su tutto il materiale a marchio Soundgarden.

Una settimana dopo, però, l'offerta è stata rifiutata dai tre musicisti che hanno dichiarato di non aver alcun interesse a vendere la loro quota del marchio Soundgarden perché 'rappresentano il lavoro della loro vita creativa' e avrebbero poi rifiutato anche un'ulteriore offerta di sette milioni dollari per ogni membro

La vedova Cornell, dal canto suo, negli ultimi mesi ha più volte ribadito l'intenzione di dare alle stampe tutto il materiale inciso e mai pubblicato dal marito, incluso un eventuale album dei Soundgarden. Aveva dichiarato in un'intervista ad USA Today di voler pubblicare qualsiasi nastro in suo possesso, inclusi quelli dei Soundgarden: "Tutta la musica firmata da Chris vedrà la luce del giorno, prima o poi, inclusa quella fatta con i Soundgarden, perché non c'è niente di meglio al mondo per me che condividere i doni di Chris - ha detto Vicky - sapere che la gente parla di lui, che ascolta la sua musica. Così Chris resta in vita e la sua eredità continua. Per me è la cosa più importante poter vedere quanto la gente lo ami ancora, lo rispetti, senta la sua mancanza e quanto tutti noi vogliamo che la sua musica sia ancora in giro. Quindi tutto ciò che abbiamo sarà pubblicato".