08 settembre 2020

Soundgarden, Kim Thayil a 360°

Il chitarrista e membro fondatore dei Soundgarden sugli esordi della band e sullo show tributo a Cornell. E sugli inediti...

Il chitarrista dei Soundgarden Kim Thayil è stato intervistato nell'ultimo numero del magazine Kerrang! raccontando alcuni aneddoti sugli esordi della band e sullo show tributo a Chris Cornell


La band degli asiatici

Thayil, che dalla morte di Chris Cornell è stato il membro più attivo dei Soundgarden sia musicalmente - ha partecipato anche come membro della versione rivisitata degli MC5 - che nelle esternazioni pubbliche ha raccontato a Kerrang! alcuni aneddoti relativi agli esordi della band. Parlando della primissima formazione dei Soundgarden, ad esempio, Thayil ha raccontato di come agli inizi fossero noti nel giro cittadino come 'The Asian Band': "Molti non ricordano che per i primi sei mesi di vita eravamo noti come 'the asian band' - racconta il Thayil - c'era Hiro Yamamoto al basso e c'ero io, un tizio giapponese e un indiano, e Chris era alla batteria. Seattle non aveva una nota storia di segregazione ma non c'era bisogno, era una città principalmente composta di bianchi. C'erano alcuni afroamericani e asiatici ma non tanti".

Sull'approccio nei confronti degli altri

Un'altra caratteristica che differenziava i Soundgarden dalle altre band dell'epoca, secondo il chitarrista, era l'approccio nei confronti delle altre persone completamente diverso dal mix di machismo, spocchia e prepotenza che arrivava dal Sunset Strip di Los Angeles: "Abbiamo deciso di non essere scortesi con gli altri e con le persone che ci intervistavano e questo spesso spiazzava. Quello che la gente non capiva è che noi venivamo da un'altra parte, non era tutta quella roba '80s, non eravamo lì per scopare o sballarci, volevamo solo farti soffrire ascoltando la nostra musica e un sacco di gente a Seattle era come noi. I ragazzi dei Mudhoney, dei Green River, dei Nirvana, dei Melvins, era una vibrazione nelle corde di Seattle e nessuno era interessato in quel tipo di rock. A noi interessavano le canzoni, suonare, la cultura rock dell'epoca era ridicola. Lacca, spandex, ragazze che ballavano sull'auto, qualcosa di assolutamente stupido".

Lo show di addio a Chris Cornell

Dopo la morte del loro frontman Chris Cornell, i Soundgarden organizzarono uno show in tributo a quella che resta una delle più grandi voci del rock. Per lo show "I Am The Highway" i restanti membri della band invitarono molti musicisti e amici come Foo Fighters, Metallica, Josh Homme dei Queens Of The Stone Age, e i membri dell'altra band di Cornell gli Audioslave.

A proposito dell'evento Thayil ha detto: " La cosa migliore è stata tornare a suonare per l'occasione con Matt e Ben e poi il fatto di avere ospiti ed amici ad unirsi con noi. Tutto il resto è stato poco confortevole, una specie di disastro. Per noi è stato gettare del sale su una ferita aperta, dal punto di vista emotivo, e nessuno è stato felice di farlo".

"Ciò che ci siamo portati dietro è il fatto di avere la band riunita - ha concluso il chitarrista - con la nostra famiglia, la crew, gli amici. Erano tutti felici e con le lacrime agli occhi, era la famiglia dei Soundgarden di nuovo insieme a fare ciò che sa fare e a celebrare il nostro adorato Chris. Quello è stato importante, il resto, la promoazione, le celebrità, è stato tutta una stronzata e lo avevamo tenuto in conto. Lo abbiamo fatto solo per supportare l'eredità di Chris e per noi stessi. Trovo che il tutto sia stato un po'imbarazzante e poco intimo".


Sugli inediti dei Soundgarden

Quello che molti fan si chiedono è se ci saranno dei nuovi brani dei Soundgarden con la voce di Chris Cornell e sulla vicenda, che ha visto i membri superstiti della band in una disputa legale con la vedova Vicky Cornell, Thayil è molto chiaro: " Prima dell'ultimo tour avevamo passatao molto tempo a scrivere, tra i concerti dei Pearl Jam e quelli del tour solista di Chris - ha detto Thayiò - abbiamo scritto e fatto i demo di più di mezza dozzina di canzoni complete e forse ce n'è un'altra metà in fase di sviluppo. Potremmo finirle ma ciò che serve siamo io, Matt, Ben e recuperare le registrazioni della voce di Chris per finirle. Potremmo farlo ad un certo punto e in futuro credo che lo faremo ma, in questo momento, non siamo in possesso di quei nastri. Ci sono un sacco di cose che vorrei fare con i ragazzi, un sacco di materiale per il quale ci piacerebbe sapere se esistono versi di Chris ma non lo sappiamo ancora. "


Soundgarden, Kim Thayil a 360°