30 aprile 2025

Soundgarden nella Rock & Roll Hall of Fame: l'onore, l'assenza e l'eredità di Chris Cornell

I Soundgarden entrano nella Rock Hall: un tributo tardivo ma intenso all’eredità di Chris Cornell, tra ricordi, chitarre clamorose e un futuro da scrivere.

Un riconoscimento atteso e sofferto. I Soundgarden entrano finalmente nella Rock and Roll Hall of Fame, e lo fanno portando con sé l’ombra ingombrante e luminosa del loro frontman scomparso, Chris Cornell. Il chitarrista Kim Thayil racconta quanto questo momento sia carico di significati: è un traguardo importante per i fan, per il gruppo e soprattutto per l’eredità di Chris, figura centrale di un’epoca e voce che ha incarnato il volto più elegante e disperato del grunge.

Insieme a loro verranno introdotti anche i White Stripes, Bad Company, OutKast e altri artisti, mentre nomi come Oasis e Billy Idol restano esclusi.

Soundgarden nella Rock & Roll Hall of Fame: l'onore, l'assenza e l'eredità di Chris Cornell

Un’eredità che va oltre la musica

È molto importante, soprattutto per l’eredità dei Soundgarden, e per quella di Chris” spiega Kim Thayil a Billboard. “È importante oggi capire questo momento dalla prospettiva dei fan, e riconoscere i Soundgarden sia come realtà ancora viva, sia come qualcosa che vive anche dopo la perdita.” La ferita è ancora aperta. La scomparsa di Chris Cornell, avvenuta nel 2017 dopo un concerto al Fox Theatre di Detroit, ha segnato non solo, naturalmente, il destino della band ma l'intera scena rock. Da allora, i membri superstiti si sono ritrovati insieme solo in due occasioni: nel 2021 con Brandi Carlile e, più di recente, durante un concerto benefico in cui Duff McKagan e la cantante Shaina Shepherd hanno preso il microfono. L’introduzione nella Hall of Fame arriva dopo anni di esclusione: i Soundgarden erano già stati ignorati nel 2020 e nel 2023. Thayil stesso ammette di aver guardato con scetticismo alla Hall in passato, ma l’atteggiamento è cambiato anche grazie al rispetto che Cornell nutriva verso questa istituzione. “Chris pensava che fosse importante, lo aveva detto. E ne era entusiasta.



Chi canterà ora?

Il gruppo, come da tradizione, suonerà durante la cerimonia. Ma resta il grande interrogativo: chi sarà la voce chiamata a interpretare un’eredità tanto potente quanto fragile? “È un compito difficilissimo, non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto emotivo” sottolinea Thayil. “Chi salirà su quel palco dovrà avere rispetto per il fratello che manca, per il fondatore. Ma anche per il lascito musicale e creativo di Chris. E per noi, per quello che siamo e siamo stati insieme.” A rendere il tutto ancora più simbolico è il coinvolgimento di Hiro Yamamoto, il bassista originale del gruppo. Spiega ancora Kim Thayil “Voglio assolutamente che Hiro sia presente. È stato fondamentale nel definire il nostro suono e il nostro stile.” Il momento celebrativo riporta inevitabilmente a SUPERUNKNOWN, il disco che nel 1994 consacrò i Soundgarden a livello globale. Un lavoro nato in un periodo di tensioni e turbolenze, ma che riuscì a trasformare il caos in musica incredibile, allora estremamente innovativa. Brani come "Black Hole Sun" e "Fell on Black Days" combinano potenza e malinconia, con arrangiamenti di chitarra tanto viscerali quanto sofisticati. Altro che impoverimento del linguaggio chitarristico, come molti all’epoca imputavano al grunge: SUPERUNKNOWN ne era la smentita definitiva! C’era un’evoluzione sonora più ruvida, un gusto più vintage e un approccio meno levigato rispetto agli anni ’80, ma per intensità, raffinatezza e impatto delle parti strumentali, questo album resta un capolavoro di suono e di arrangiamento chitarristico rock. 

Una cerimonia ricca di storia e sorprese

Insieme ai Soundgarden, entreranno nella Hall anche i Bad Company, per cui si sono mossi grandi nomi del rock come Robert Plant, Ronnie Wood e Alice Cooper. I White Stripes segnano invece la prima introduzione per Jack White, accompagnato da artisti come OutKast, Cyndi Lauper e Chubby Checker. Menzione speciale anche per due nomi che riceveranno il riconoscimento alla “Musical Excellence”: i Salt-N-Pepa e il compianto Warren Zevon. E come se non bastasse, in contemporanea alla convocazione per la Rock and Roll Hall of Fame, sono affiorate in questi giorni voci su jam session segrete tra Chris Cornell e i fratelli Van Halen, che avrebbero potuto sfociare in un progetto completo. Un altro “what if” gigantesco della storia del rock, un altro di quei casi in cui ci si chiede cosa sarebbe potuto nascere se il destino avesse concesso più tempo.