Soundgarden, nuova causa di Vicky Cornell contro la band

Vicky Cornell ancora per vie legali contro i Soundgarden a proposito delle quote di Chris Cornell sul materiale della band

Sembra senza sosta la disputa legale che vede coinvolti i superstiti dei Soundgarden e Vicky Cornell che avrebbe intentato una nuova causa nei confronti di Kim Thayil , Matt Cameron e Ben Shepherd.

Un'offerta ridicola

La vedova di Chris Cornell, Vicky, continua a combattere a mezzo avvocati con i tre membri superstiti della ex band di cui suoi marito era frontman, i Soundgarden. Il motivo della contesa, inutile dirlo, son i diritti sulle registrazioni fatte dalla band con Chris quando era ancora in vita.

L'ultimo capitolo della vicenda vede una nuova causa di Vicky Cornell nei confronti di Kim Thayil, Matt Cameron e Ben Shephard a proposito della quota di Chris sui nastri originali contenenti il materiale della band.

Il nodo della questione sarebbe la quota offerta dai Soundgarden alla vedova Cornell considerata ridicola rispetto al valore effettivo della parte di Chris. L'offerta ammonterebbe a 300.000 dollari e nelle carte viene definita come 'un valore infinitesimale del valore effettivo'.

La cosa, sostiene l'accusa, è ancora più vera se si considera che - a quanto pare - la band avrebbe ricevuto un'offerta da una terze parti per i master dei Soundgarden che ammonterebbe a qualcosa come 16 milioni di dollari.

La controfferta di Vicky

Stando a quanto riportato anche da Blabbermouth, Vicky avrebbe proposto ai membri dei Soundgarden una controfferta fatta pervenire lo scorso 17 dicembre alla band in cui si offriva un compenso di quattro milioni di dollari a testa, dodici milioni di dollari in totale, per acquistare i diritti su tutto il materiale a marchio Soundgarden.

Una settimana dopo, però, l'offerta è stata rifiutata dai tre musicisti che hanno dichiarato di non aver alcun interesse a vendere la loro quota del marchio Soundgarden perché 'rappresentano il lavoro della loro vita creativa.'

L'ultimo tentativo di Vicky per mettere fine alla questione, senza agire nuovamente per vie legali, pare sia stato quello di alzare la posta e offrire sette milioni di dollari a ciascun membro, per un totale di ventuno milioni ma, anche questa volta, i membri superstiti dei Soundgarden hanno rifiutato.

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