19 aprile 2017

Springsteen e Joe Grushecky, duetto contro Trump

"That's What Makes Us Great" debutta sulle radio americane

Nuovo atto della "Resistenza americana" proclamata da Bruce Springsteen all'indomani dell'elezione di Donald Trump alla presidenza Usa. Sulle radio d'oltreoceano debutta infatti oggi "That's What Makes Us Great", una canzone in cui il Boss duetta con Joe Grushecky, e dove i due rockers definiscono il tycoon un "mentitore" e un "truffatore". Il brano è da attribuire al cantautore di Pittsburgh Grushecky (vecchio amico di Bruce) e ai suoi Houserockers. È comunque il primo documento discografico in cui Springsteen ripete quello che va urlando nei suoi concerti: nel recente tour australiano ha per esempio ricordato, all'indomani del bando contro i musulmani, che il suo Paese "è terra di immigrati" prima di lanciarsi nell'esecuzione di "American Land". Dal canto suo Trump aveva escogitato una sorta di provocazione per la cerimonia di inaugurazione del suo mandato alla Casa Bianca, quando aveva invitato a suonare la B Street Band, una delle più celebri cover band del repertorio springsteeniano, che aveva però declinato l'offerta in segno di rispetto alla storia del Boss. "L'originale" aveva invece partecipato all'insediamento di Obama già nel 2009, ed è stato poi insignito della Presidential Medal Of Freedom dallo stesso Barack.


Springsteen

Ma la contrapposizione tra l'autore di "Born in the Usa" e il nuovo presidente porterà a un album a tema? Intervistato dal comico Marc Maron, Springsteen non si è sbilanciato troppo: "Mi ci vorrà tempo per digerire tutte queste cose, ma di certo abbiamo un buon arsenale di materiale, ora", ha risposto. Precisando che "mi sentivo disgustato, prima, ma non avevo mai provato quel senso di paura che possiamo sentire ora. Hanno davvero la competenza di essere messi in questa posizione di responsabilità? Quando lasci uscire fuori il genio dalla lampada - parlo di xenofobia, razzismo e intolleranza - non riuscirai a rimetterlo nella lampada facilmente. La mia paura è che la società civile e il Paese possano cambiare in maniera irreversibile".