Sting si unisce all'elenco di grandi artisti che nell'ultimo anno e mezzo hanno deciso di vendere il proprio catalogo. Dopo giganti come Bob Dylan e Bruce Springsteen, anche l'ex frontman dei Police ha deciso di cedere i diritti delle sue canzoni scritte sia con la band che da solista.
Sting cede il suo catalogo
Dopo Bob Dylan, Bruce Springsteen, Neil Young, Stevie Nicks, Paul Simon e altri grandi artisti del panorama rock internazionale, anche Sting ha deciso di fare il grande passo e cedere i diritti provenienti da tutto il suo catalogo.
Il musicista di Newcastle ha pensato di seguire l'esempio dei suoi colleghi e 'incassare' il frutto di una lunga carriera piena di successi vendendo i diritti sulle sue canzoni. Un pratica, quella di vendere il catalogo, che nell'ultimo anno e mezzo sembra essere diventata quasi la prassi tra i grandi nomi del rock che, causa pandemia e stop dei concerti, si sono rivolti alle proprie canzoni per fare cassa.
L'ex leader dei Police a venduto i diritti sulle sue canzoni alla Universal Music Publishing Group attraverso un accordo del quale non si conoscono i dettagli ma che, pare, potrebbe avere un valore di circa 300 milioni di dollari.
Questo significa che gli incassi provenienti dal futuro utilizzo della musica di Sting, ad esempio per sincronizzazioni di spot o film, andranno non più nelle tasche del cantautore ma direttamente alla UMPG.
Parlando dell'accordo, Sting ha dichiarato:"Per me è assolutamente essenziale che tutti i miei lavori abbiano una casa in cui possano essere valorizzati e rispettati, non solo per intercettare i fan storici in altro modo ma anche per presentare le mie canzoni ad un nuovo pubblico, a nuovi musicisti e alle nuove generazioni".
Parlando della decisione di affidare tutto ad UMPG, l'artista 70enne ha aggiunto:"Nel corso di tutta la mia carriera ho avuto un lungo e fruttuoso rapporto con questa etichetta, quindi mi è sembrato naturale unire tutto sotto un tetto di cui mi fidassi. Ora sono pronto a tornare in studio per un nuovo capitolo".