System Of A Down, "E'un insulto non fare nuova musica"

Il batterista dei System Of A Down è convinto:"Non fare nuova musica insieme è un insulto"
Nel 2020 i System Of A Down hanno sorpreso tutti con l'inaspettata pubblicazione di due inediti, a distanza di 15 anni dall'ultimo album "Hypnotize".
Ora il batterista John Dolmayan ha dichiarato in una nuova intervista che il fatto di non aver più pubblicato nuova musica è un vero 'insulto'.

Dolmayan si è detto felice di essere riuscito a pubblicare con i SOAD i due singoli 'Protect The Land' e 'Genocidal Humanoidz' del 2020 ma gli piacerebbe far uscire nuove canzoni con la band che, comunque, non ha mai cessato l'attività dal vivo pur non riuscendo a trovare un punto di incontro discograficamente.

Le difficoltà discografiche di System Of A Down

Nel 2005 i System Of A Down pubblicarono non uno ma ben due album, "Mesmerize" ed "Hypnotize", prima di far calare il silenzio sulla loro produzione discografica.
Difficoltà inconciliabili di vedute e tentativi a vuoto di sedersi in studio e trovare un punto di incontro, si sono messi di mezzo tra la band di origine armena e un nuovo disco.
A sorpresa, però, nel 2020 i SOAD sono tornati con due singoli intitolati 'Protect The Land' e 'Genocidal Humanoidz' per raccogliere fondi a favore del loro paese di origine e porre l'attenzione sulle vittime del conflitto sorto nel territorio di Artskah.

Se i due inediti pubblicati nel 2020 dai SOAD sono stati sicuramente una bella sorpresa, sia per i fan che per la band stessa, il batterista John Dolmayan si è detto deluso di non essere riuscito a pubblicare ancora nuovi inediti.

"Abbiamo ancora molto da dare al mondo e quando pubblichi cose come queste che hanno davvero un impatto ti chiedi: 'Perché non lo facciamo sempre?' e allora mi lascio prendere da un vortice di rabbia e frustrazione", ha detto Dolmayan parlando degli inediti dei System Of A Down.

Protect The Land e Genocidal Humanoidz

A proposito del ritorno nel 2020, i System Of a Down avevano pubblicato una nota in cui spiegavano il perché del ritorno discografico dopo 15 anni: "Il momento giusto per farlo è proprio ora, noi quattro insieme abbiamo qualcosa di estremamente importante da dire con una voce unica. Queste due canzoni, Protect The Land e Genocidal Humanoidz, parlano di una seria e violenta guerra fatta nei confronti delle nostre patrie culturali, Artsakh e Armenia".

"Siamo orgogliosi di condividere con voi queste canzoni e speriamo che vi piacciano. Inoltre incoraggiamo tutti voi a leggere e imparare sulle loro origini e, una volta fatto, speriamo che alzerete la voce su le orrende ingiustizie e violazioni dei diritti umani che si stanno svolgendo - avevano aggiunto i System Of A Down - Cosa più importante e urgente, inoltre, vi chiediamo umilmente di fare donazioni, non importa la cifra, a favore delle persone colpite da questi crimini sempre crescenti"

Il responsabile della reunion era stato proprio John Dolmayan che poco prima si era reso protagonista di uno scontro a distanza per divergenze politiche con il cantante Serj Tankian. Dolmayan aveva mandato un messaggio agli altri System Of A Down scrivendo: "Non importa cosa pensiamo l'uno dell'altro, non importa quali problemi ci siano stati nel passato, dobbiamo metterli da parte perché quello che sta accadendo è più grande dei System Of A Down e più grande di tutti noi ... dobbiamo fare qualcosa per sostenere il nostro popolo". La band ha allora deciso di agire e cercare di dare il proprio contributo facendo ciò che sa fare meglio, musica, ed è così che son nati Protect The Land e Genocidal Humanoidz".

Tags