Il 2020 ha portato, tra lo stupore di tutti, i primi nuovi inediti dei System Of A Down da moltissimi anni a questa parte, 'Genocidal Humanoidz' e 'Protect The Land', attualmente nella Top 20 di Radiofreccia e ora il frontman della band Serj Tankian e il bassista Shavo Odadjan aprono alla possibilità di nuova musica insieme a distanza di oltre 15 anni dall'ultimo disco.
Il ritorno dei System Of A Down ha preso tutti alla sprovvista. Una band che da oltre 15 anni non riesce a mettere da parte i dissapori interni per registrare un nuovo disco, limitandosi alla sola attività dal vivo, che all'improvviso annuncia non una ma ben due tracce inedite.
La motivazione che ha spinto la formazione di origine armena è stata, come spesso accade, di carattere sociale e politico e 'Protect The Land' e 'Genocidal Humanoidz' hanno avuto il compito di mettere sotto i riflettori gli scontri che hanno colpito il territorio armeno dell'Artsakh e di raccogliere fondi per aiutare le numerose vittime del conflitto.
L'operazione dei System Of A Down con i due brani è riuscita a fruttare in una sola settimana ben 600.000 dollari interamente devoluti ad Armenia Fund, un'organizzazione che si occupa di supportare le vittime del conflitto.
Bisogna essere tutti sulla stessa lunghezza d'onda
La domanda che tutti i fan si sono subito posti è stata: uscirà un nuovo disco dei System Of A Down?
Nelle prime uscite pubbliche la band è stata poco incline a dare una risposta affermativa ma in una recente intervista con Zane Low per Apple Music, Serj Tankian e il bassista Shavo Odadjan non hanno escluso del tutto la possibilità di un ritorno in studio per la band di origine armena.
Gli ultimi dischi dei System Of A Down, infatti, risalgono al 2005, anno in cui i SOAD pubblicarono "Mezmerize" e "Hypnotize".
Parlando con Apple Music, Shavo si è dichiarato sempre e comunque un fan della band: "Personalmente, sin dal primo momento, anche quando ci siamo sciolti per un po' verso il 2006, sono sempre stato un supporter della band - ha detto il bassista - sono sempre dalla parte di quelli che pensano che dovremmo continuare per sempre. Mi rifiuto di gettare la spugna, non mi importa, non mi importa di ciò che pensano. Fino a quanto saremo tutti in vita saremo un gruppo, ci credo ancora".
Sulla possibilità di tornare a produrre del nuovo materiale dopo le uscite dello scorso anno Shavo dice che c'è bisogno di una condizione fondamentale, ovvero del trovarsi tutti sulla stessa linea: "Perché ciò accada per bene come è stato in passato e al meglio delle possibilità dobbiamo essere tutti sulla stessa lunghezza d'onda ed essere tutti felici per ciò che stiamo facendo. Se non fosse così per solo uno di noi, significherebbe che non è la cosa giusta. E' questo l'elemento fondamentale per la nostra scelta".
Così non è stato per questi ultimi quindici anni in cui la band ha saputo ritrovarsi solo su un palco: "In questi 15 anni ci abbiamo provato ma c'era sempre qualcuno che aveva meno passione, in tal caso non ha senso. Spero che riusciremo ad essere tutti nello stesso stato mentale di potere tornare a farlo. Se così non sarà non mi accontenterò di quello che c'è, o tutto o niente".