Talking Heads, il tributo a Stop Making Sense e l'offerta rifiutata

Anche Paramore, The National e Miley Cyrus nel tributo ai Talking Heads. La band intanto ha rifiutato una grossa cifra offerta per la reunion

A24 Music, casa di produzione che si è occupata del remaster per i 40 anni di "Stop Making Sense", ha annunciato l'uscita di " Everyone's Getting Involved: A Tribute To Talking Heads' Stop Making Sense".

La raccolta, come si intuisce abbastanza chiaramente dal titolo, è un omaggio al film concerto culto diretto nel 1983 da John Demme e arrivato nelle sale americane l'anno seguente.

Ad anticipare l'uscita del disco, l'attesa cover di 'Burning Down The House' firmata dai Paramore.

Un'offerta che si può rifiutare

Le reunion delle band sono spesso questione di soldi ma non sempre una grossa cifra basterà per mettere da parte le divergenze o, semplicemente, ritrovare la voglia di suonare insieme.

Per quanto redditizio, un affare del genere comporta sempre in modo tutta una serie di considerazioni umane che, in alcuni casi, prendono il sopravvento davanti a qualsiasi slancio di avidità.

Ne sanno qualcosa i Talking Heads che, a quanto pare, hanno rifiutato una somma ingente offerta per farli tornare nuovamente sul palco.

A riportarlo è Billboard che parla di ben 80 milioni di dollari offerti dal gigante dell'entertainment Live Nation alla band di David Byrne.

Il cachet avrebbe coperto le esibizioni da headliner dei Talking Heads per circa 6-8 concerti da headliner in vari festival.

Stessa mossa, pare, è stata tentata da Paul Tollett di Goldenvoice, il promoter del Coachella che avrebbe tentato di portare nel deserto della California l'art rock band newyorkese per circa 10 milioni di dollari.

La risposta è stata la stessa della precedente: niente da fare.

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