Nella notte italiana si è tenuto al Kia Forum di Los Angeles il secondo concerto in tributo a Taylor Hawkins.
Se per il primo dei due show, quello del 3 settembre allo stadio di Wembley a Londra, i Foo Fighters avevano garantito una diretta in live streaming permettendo a tutti i fan di assistere allo show, così non è stato per l'evento californiano.
Il concerto di Los Angeles sarà disponibile in futuro, non sappiamo se come contenuto PPV in streaming o DvD/Blu Ray, ma in rete molti fan hanno pubblicato alcuni video amatoriali della serata.
Gli highlights del Taylor Hawkins Tribute Concert di Los Angeles
Anche la line up di Los Angeles, così come quella di Londra, è di quelle da far impazzire ogni fan del rock. Alcuni artisti che si sono già esibiti a Wembley sono saliti anche sul palco del Kia Forum, come Justin Hawkins dei Darkness, i Queen Brian May e Roger Taylor e i Rush Alex Lifeson e Geddy Lee, ma molti sono anche i musicisti che si sono aggregati unicamente per l'ultimo live.
Se lo show di Londra si era aperto sulle note di Rock'n'Roll Star degli Oasis con Liam Gallagher accompagnato dai Foo Fighters, è la figlia di Dave Grohl Violet a dare il via alla serata di Los Angeles con una intensa cover di Hallelujah di Leonard Cohen.
Il frontman dei Foo Fighters ha introdotto la serata presentandola come la possibilità di "Trascorrere un po'di tempo insieme nella mente musicale di Taylor, che può anche essere un posto abbastanza terrificante" per celebrare "un essere umano che ha toccato tutte le nostre vite".
Il frontman dei Foo Fighters dà poi il benvenuto a Joan Jett. Con Travis Barker dei Blink-182 alla batteria, la band accompagna poi la rocker americana sulle note della sua "Cherry Bomb".
Joan Jett non è stata l'unica donna salire sul palco dello show e dopo di lei è arrivata a stretto giro Kesha, che ha cantato Heroes di Bowie e si è trovata praticamente nuda per un malfunzionamento dell'abito di scena aggiungendo: "Non per abbassare il livello ma Taylor si sarebbe divertito un sacco a vedere che le tette mi sono uscite fuori".
E' Taylor Momsen dei Pretty Reckless poi ad unirsi per un'indimenticabile parentesi grunge che vede salire Krist Novoselic, Matt Cameron e Kim Thayil per cantare The Day I Tried To Live e Black Hole Sun dei Soundgarden.
Non poteva mancare in scaletta anche Alanis Morissette, la prima a dare un'opportunità di alto livello a Taylor Hawkins prima ancora che entrasse nei Foo Fighters, che ha suonato proprio uno dei brani che Taylor aveva portato in tour con lei: You Oughta Know, con lei alla batteria Chad Smith dei RHCP.
Le esibizioni di Miley Cyrus e il trionfo di P!nk
Showstealer, però, sono state P!nk e Miley Cyrus che hanno contribuito in modo egregio con le loro versioni dei classici di Queen e Def Leppard.
Joe Elliott, accompagnato dai Foo Fighters, ha attaccato con Rock Of Ages ed è stato poi raggiunto dalla platinata superstar Miley per una versione inedita di Photograph.
Chi ha davvero reso giustizia in maniera definitiva a Taylor Hawkins è stata però P!nk che durante la serata è apparsa più volte cantando The Pretender dei Foo Fighters, Barracuda delle Heart insieme alla frontwoman della band Nancy Wilson e, soprattutto i Queen.
Come è risaputo i Queen erano una delle band preferite da Taylor e se a Londra Brian May e Roger Taylor si sono fatti accompagnare da Justin Hawkins e Luke Spiller, a Los Angeles il frontman degli Struts - positivo al COVID - è stato sostituito egregiamente da P!nk per una grandissima versione di Somebody To Love, canzone che il batterista dei Foo Fighters era solito cantare dal vivo.