17 giugno 2021

The Beatles, Il film di Peter Jackson diventa una serie

Get Back, il film documentario di Peter Jackson sui Beatles diventa una serie TV su Disney+

L'attesissimo film documentario "The Beatles: Get Back" girato dal 'Signore degli Anelli' Peter Jackson diventa una serie TV.

Get Back diventa una serie TV

Dopo un anno di ritardo il film di Peter Jackson sui Beatles "Get Back" era previsto per l'arrivo nei cinema la prossima estate.

Ora, il documentario incentrato intorno le sessioni di registrazione di "Let It Be" e all'ultimo concerto dei Fab Four sui tetti di Saville Row cambia configurazione e diventa una serie TV.

Un lavoro realizzato utilizzando una quantità di materiale enorme, Jackson ha infatti avuto accesso a 55 ore di materiale inedito filmato inizialmente da Michael Lindsay-Hogg nel 1969 e oltre 140 ore di audio mai ascoltato prima dalle sessioni di registrazione.

Vista la grande quantità di filmati il risultato messo insieme dal regista è davvero imponente, la scelta fatta dai produttori è stata quella di dividere la pellicola in tre episodi che saranno trasmessi in streaming su Disney + il 25, il 26 e il 27 novembre 2021 con ogni episodio che dura circa due ore ognuno.

La preview di Get Back

A fine 2020 Jackson aveva condiviso un un teaser con una prima preview di Get Back, un regalo ai fan dopo un anno difficile che si apre con lo stesso Jackson che dalla Nuova Zelanda informa di aver rimesso mano alle riprese con il suo team dopo lo stop causato dal coronavirus.

La clip, della durata di circa 5 minuti, consente ai fan di sbirciare nel materiale esclusivo sul quale sta lavorando il regista che ci tiene a specificare come non si tratti di un trailer ma di un modo per ringraziare il pubblico dell'attesa fino al prossimo anno: "Il trailer uscirà il prossimo anno, questo è un montaggio di alcuni momenti che abbiamo tirato fuori dalle 56 ore di video su cui stiamo lavorando. Servirà a darvi un po' la sensazione dello spirito di questo film e, si spera, possa donarvi un sorriso in questi momenti difficili".

Nelle immagini si vede un clima molto più disteso rispetto a quello che tutti gli storici dei Beatles fino ad ora hanno riportato. Non una band allo sfascio e spaccata in due dai litigi ma un gruppo di ragazzi che si diverte, che scherza provando a mettere in musica un articolo che parla di un'accusa per aggressione ai danni di Harrison o cercando di cantare una canzone a bocca chiusa. Ci sono i sorrisi dei Fab Four, ci sono gli affetti - inclusa l'onnipresente Yoko Ono - e la giocosità di una band complice.

The Beatles, Il film di Peter Jackson diventa una serie

La gioia nel film di Peter Jackson sui Beatles

Il grande tema del film di Peter Jackson è proprio quello di sfatare il mito sugli ultimi anni di carriera dei Beatles, quelli che dal progetto 'Get Back' hanno portato alla pubblicazione di "Abbey Road" e del definitivo "Let It Be" , passati alla storia come un periodo di grandi tensioni interne alla band. Tensioni causate da un gruppo di ragazzi che, giovanissimi, avevano già ottenuto tutto, da compagne invadenti, da ambizioni, ego importanti e individualismi.

Proprio a proposito del film di Jackson e della sua visione che i pochi che hanno già avuto modo di visionare la pellicola hanno tacciato di 'revisionismo storico', Ringo Starr si è espresso durante un' ospitata al The Late Show with Stephen Colbert di pochi mesi fa.

Stando a quanto detto da Ringo - sulla stessa lunghezza d'onda di McCartney - la verità è quella che traspare dal film del regista neozelandese, ovvero quello di un gruppo di amici divertiti nonostante alcuni screzi tipici di ogni famiglia ma ben lontani dalle accese tensioni di cui gli storici dei Beatles hanno sempre parlato: "Mi sono sempre lamentato perché il documentario originale su quelle registrazioni era molto 'circoscritto' e completamente costruito intorno un semplice momento della band, non potevi vedere la gioia che c'era nell'aria" - ha detto il batterista dei Beatles che ha aggiunto - "Io ero lì, con i ragazzi ci facevamo delle risate e sì, c'era un po' di tensione, nessuno può negarlo, ma è stato quel momento mentre sono state scartate le altre 56 ore di riprese mai utilizzate".

Il ricordo di Ringo, infatti, è molto diverso: "Durante i lavori Peter veniva da me a Los Angeles e mi mostrava i video e finivamo sempre a farci delle risate rivedendo quei momenti. Ogni volta che mi alzavo per andare in bagno o altro c'era qualcun altro alla batteria quando rientravo. George, John, Paul, tutti nella band volevano essere il batterista e tutti noi avevamo stili differenti".