The Cure, il prossimo disco sarà "il più intenso e drammatico di sempre"

il tastierista Roger O'Donnell ha dato un aggiornamento sul nuovo album dei Cure che sarà triste, intenso e drammatico

Il nuovo album dei Cure 

Sul nuovo album dei Cure si è parlato tanto e a più riprese. Lo scorso autunno il frontman Robert Smith aveva rivelato di essere al lavoro non solo su un disco ma addirittura su tre, di cui due già in stato avanzato e uno ancora da sviluppare. Per il primo disco come titolo provvisorio era stato scelto "Live From The Moon" ("Ma sicuramente cambierà titolo" aveva aggiunto) e i primi estratti erano in programma per inizio 2020.

Sugli altri due Smith aveva detto che il secondo avrebbe avuto un sound libero, incisivo e live e che il terzo si sarebbe trattato di un disco noise. Intervenendo agli NME Awards 2020 a inizio anno per ritirare il Best Festival Headliner award , Smith ha poi ritrattato dicendo che il terzo lavoro esiste ma che, davvero, è solo un'ora di rumori, quindi gli album effettivi sono solo due. Per mettere a tacere gli scettici, il leader dei Cure aveva aggiunto: "So che nessuno mi crederà fino a quando il disco non sarà fuori ma fidatevi, nessuno più di me vuole che l'album esca".

Ovviamente il coronavirus ha fatto saltare i piani della storica band inglese ma il tastierista dei Cure Roger O'Donnell ha voluto rassicurare i fan rivelando a Classic Pop che bisognerà pazientare ancora un po' per ascoltare il disco ma che ci siamo quasi.

"Il disco più triste, intenso e drammatico di sempre"

Parlando con il magazine Classic Pop, O'Donnell ha dato qualche dettaglio in più su cosa bisogna aspettarsi dalle nuove canzoni dei Cure, sottolineando che la band ha subito un po' la pressione di dover tornare con qualcosa di davvero valido dopo oltre dieci anni di silenzio:

"Quattro anni fa ho detto a Robert che avremmo dovuto fare un altro disco, un ultimo album - ha detto O'Donnell - e che sarebbe dovuto essere il più intenso, triste, drammatico ed emozionale di tutta la nostra carriera. Solo allora avremmo potuto lascere le scene. Lui mi ha dato ragione e, ascoltando i demo, abbiamo in mano proprio quel disco. Credo che tutti lo ameranno".

Parlando dei dubbi e delle insicurezze che possono colpire anche una band leggendaria come i Cure, 'O Donnell ha aggiunto: "Il fatto è che sono passati 12 anni dall'ultimo album, quindi è diventato qualcosa di davvero prezioso. Quando hai un catalogo come quello dei Cure, c'è molto da dimostrare. Robert disse che se i Cure hanno ancora altro da dire, beh, meglio per tutti che sia qualcosa di davvero buono ed importante".

"Vi chiedo solo di pazientare ancora un po' - ha aggiunto O Donnell' - sarà un disco fantastico!"


4:13 Dream

L'ultimo lavoro in studio dei Cure, il tredicesimo, è "4:13 Dream" che risale all'ottobre del 2008. Anche in questo caso l'idea iniziale era quella di fare un album doppio, idea poi accantonata da Smith che decise di racchiudere nei 52 minuti dell'album solo tredici canzoni delle trentatre registrate. Tra i brani anche alcune canzoni risalenti al passato come 'Sleep When I'm Dead' inizialmente scritta per l'album del 1985 "The Head On The Door".

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