22 giugno 2020

The Darkness, I Believe In A Thing Called Love è la migliore canzone del 21° secolo

I lettori dell'edizione UK di Classic Rock hanno votato il brano dei Darkness come canzone migliore del secolo

Uscirà domani nel Regno Unito un numero speciale della rivista specializzata Classic Rock interamente dedicato alle 100 canzoni più grandi del ventunesimo secolo (fino ad ora). Nella classifica - si specifica - non sono raccolti i voti dei giornalisti ma dei lettori di Classic Rock che hanno espresso le proprie preferenze per decretare la canzone del secolo, e quindi degli ultimi vent'anni.

A sorpresa, sul gradino più alto del podio, ci sono The Darkness e il loro classico del 2002 'I Believe In A Thing Called Love', scelta come canzone più amata dai lettori.

I Believe In A Thing Called Love è la canzone del secolo

A dare la bella notizia è proprio la band inglese che nelle scorse ore ha pubblicato sui social la copertina della rivista e l'articolo riguardante il loro primo posto intitolato 'The Power Of Love'.

"Venite a gioire con noi alla notizia che questa ciurma molto stimata ci ha conferito - ha scritto la band - questo nuovo numero celebra le cento canzoni del secolo e a quanto pare il pubblico ha incoronato al primo posto I Believe In A Thing Called Love ! "

Tra i brani 'sconfitti' dai Darkness ci sono Best Of You dei Foo Fighters, Rock'n'Roll Train degli AC/DC e Blackbird degli Alter Bridge, che gli oltre 60.000 votanti hanno giudicato meno memorabili della formazione guidata da Justin Hawkins.


I Darkness di I Believe In A Thing Called Love

I Believe In A Thing Called Love è stato il terzo singolo ad essere estratto dal debut album dei The Darkness, "Permission To Land" pubblicato nel luglio del 2003, un anno dopo la prima versione uscita come EP da tre tracce.

All'interno della rivista Justin Hawkins ricorda quei giorni in cui la band era 'disperatamente povera e senza alcuna speranza di raggiungere qualcosa': "Finché eravamo vivi, intendo letteralmente, però eravamo felici. Non avevamo niente da perdere e quindi facevamo musica per la sola gioia di farla."

Le registrazioni del brano furono un po' particolari, ricorda Justin: "Nella cabina di registrazione ero nudo. Inizialmente lo avevo fatto solo come esperimento, per vedere se poteva aiutarmi a cantare meglio. Poi ho iniziato a farlo solo per mettere in imbarazzo Ed (Graham, il batterista della band). Alla fine è diventata una tradizione. Forse stavo solo facendo il pavone, ma immagino faccia parte del mio lavoro".

L'incidente di Justin Hawkins

Il cantante e chitarrista dei Darkness avrebbe avuto un incidente mentre cercava di sistemare la piscina della sua casa in Svizzera ed è entrato in contatto con qualche sostanza nociva che gli è finita addosso.

Parlando a Cameo - il portale che permette alle celebrità di inviare dei messaggi video a pagamento per i propri fan, Hawkins ha raccontato dell'incidente che lo ha costretto ad una corsa verso l'ospedale: "C'era un problema con la piscina - ha spiegato l'artista inglese - qualcosa che aveva a che fare con la pompa e all'improvviso sono venute fuori delle sostanze chimiche. Penso si trattasse di qualche prodotto utilizzato per controllare il livello di acidità della piscina. Stavo cercando di aggiustarla quando la sostanza mi è finita sulle gambe e mi ha letteralmente sciolto i pantaloncini, quindi sono dovuto correre in ospedale".

Nelle ore successive al diffondersi della notizia, Justin ha tranquillizzando tutti parlando di esagerazioni della stampa e dicendo di essere in buona salute.

The Darkness, I Believe In A  Thing Called Love è la migliore canzone del 21° secolo

The Darkness- I Believe in a Thing Called Love Live at Reading 2004.mp4

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