Nel luglio del 1968 i Doors pubblicavano "Waiting For The Sun", terzo album che finirà per diventare l'unico primo posto in classifica della band di Jim Morrison.
Un successo, quello del disco, che sarà bissato anche dal singolo 'Hello, I Love You', che nell'agosto dello stesso diventerà il secondo della band a raggiungere la prima posizione in classifica.
Nonostante i grandi risultati di vendite, "Waiting For The Sun" risultò un disco tutt'altro che facile da realizzare. Di sicuro un disco diverso dai precedenti, meno rock e compatto e più ricco di suoni, sperimentazioni e suggestioni, con il rischio di essere, a tratti, quasi dispersivo.
Un nuovo approccio
Il perché è da ricercarsi principalmente nell'approccio alla scrittura avuto dai Doors. Dove per i precedenti dischi, la band aveva già un catalogo di canzoni abbozzate da cui attingere, per Waiting For The Sun entrò in studio con poco o niente in mano e l'obbligo di scrivere un disco che fosse all'altezza dei precedenti.
Le registrazioni cominciarono ai Sunset Sound Studios di Hollywood nell'inverno del 1968, prima di spostarsi ai TTG Studios dove venne realizzata la gran parte del disco, ad eccezione di The Unknwon Soldier e Spanish Caravan e dove, nella stanza accanto, stava registrando anche un certo Frank Zappa.
L'enorme successo raggiunto prima con 'Light My Fire' e l'omonimo debut album e poi con "Strange Days", aveva messo addosso molte pressioni e la costante routine fatta di concerti, viaggi e interviste, aveva reso difficile trovare il tempo di realizzare nuovo materiale.
Tra le idee prese in considerazione, quella principale fu poi scartata. Si tratta di un lungo pezzo teatrale da sviluppare quasi come free form, una lunga improvvisazione intitolata 'Celebration Of The Lizard' che avrebbe dovuto servire da perno per tutta la struttura dell'album, occupando un intero lato del disco come una piece prog ante litteram della durata di quasi 20 minuti.
Un lavoro di chiara impostazione cinematografica che la band non riuscì a portare a termine, se non parzialmente, e che verrà poi inserita in "Absolutely Live".