05 aprile 2023

The Edge: "Il peso politico di Bono è un superpotere"

Il chitarrista degli U2 parla di come l'attivismo politico di Bono sia un vero e proprio superpotere, nonostante abbia creato problemi alla band

The Edge ha parlato nei giorni scorsi di come le abilità di Bono da un punto di vista politico siano da descrivere come un 'superpotere'.

Il chitarrista degli U2 ha spiegato che si tratta di un aspetto che nel corso degli anni è riuscito ad allacciare un rapporto speciale con la band stessa.

Un ruolo, quello di attivista politico, che Bono ha perseguito correttamente secondo The Edge, anche se creando, a volte, qualche problema per gli U2.

Bono e il superpotere della politica

Nei giorni scorsi The Edge ha parlato di Bono in veste di attivista politico, un ruolo che nel corso della sua carriera ha sempre coperto in prima persona, al punto di trovarsi spesso faccia a faccia con i più importanti leader politici del mondo.

Intervistato da Mojo, il chitarrista degli U2 ha espresso la sua opinione su un aspetto del frontman che, per forza di cose, ha avuto un impatto diretto anche sulla storia della band, anche se non sempre positivo.

The Edge spiega che l'impegno politico di Bono è diventato così intenso da fondersi inevitabilmente con la musica degli U2, tanto da rendere difficile immaginarsi i due aspetti come cose separate.

"Ovviamente ci sono stati momenti difficili, specialmente quando Bono ha cominciato a fare grandi passi in America e realizzare che i suoi superpoteri erano in grado di funzionare su entrambi i lati della navata e persuadere i politici di diverse parti dello spettro a lavorare insieme", ha detto Edge. "Questo però significava per noi avere incontri con gente come il Senatore Jesse Helms che ha notoriamente smantellato il National Endowment For The Arts (agenzia federale statunitense che fornisce supporto agli artisti emergenti Ndr) e fece alcuni terribili commenti iniziali sulla pandemia da AIDS. Quindi, è stato difficile. Ma abbiamo capito la logica. Se giudichi l'attivismo in base ai risultati, piuttosto che considerarlo come un tentativo di segnalare la virtù, allora Bono aveva assolutamente ragione".


Senza compromessi

Il peso politico di Bono, dice The Edge, si è spinto al punto di convincere i vari esponenti mondiali che la sua presenza potesse essere importante, al di là delle posizioni: "Se riesci a convincere un politico facendogli capire che non sacrificherà il suo elettorato ma, anzi, potenzialmente potrebbe raggiungere altre persone, difficilmente rifiuterà di incontrarti e Bono è diventato molto bravo a portare avanti la causa su questi presupposti. Un incontro con lui potrebbe significare punti fondamentali per il politico di turno ma, allo stesso tempo, anche che spesso Bono dovesse essere fotografato con lui".

Proprio questo aspetto ha spesso attirato sul frontman degli U2 numerose critiche che, secondo il chitarrista, sono completamente ingiustificate. "Si pensa che abbia compromesso i suoi principi ma non lo ha fatto in alcun modo. Ciò che ha compromesso è stato il suo profilo dal punto di vista delle pubbliche relazioni e la sua posizione con quel tipo di fondamentalisti che non sarebbero mai stati disposti a ricevere aiuto da persone con cui non erano d'accordo. Alla fine penso che i fatti confermino il suo approccio".


The Edge: "Il peso politico di Bono è un superpotere"

Bono, il reading in Italia e i progetti futuri

In attesa della conferma ufficiale, sembra che Bono sarà di scena al Teatro San Carlo di Napoli per due date, il 12 e il 13 maggio, in cui presenterà il libro "Surrender. 40 canzoni, una storia".

Bono presenterà il libro, alla base anche della raccolta di classici ri-immaginati "Songs Of Surrender", con un evento speciale che sarà sì un reading ma anche uno spettacolo in cui poter assaporare alcune delle canzoni degli U2 in una inedita chiave acustica.

Assieme al frontman degli U2, sul palco saliranno anche Gemma Doherty (arpe a voce), Kate Ellis (chitarra acustica e voce) e il polistrumentista e producer Jacknife Lee, già collaboratore degli U2 per progetti come "How To Dismantle an Atomic Bomb" e "Songs Of Experience".

Pure se la direzione presa con i classici degli U2 ri-immaginati in "Songs Of Surrender" è completamente opposta, Bono Vox ha nei mesi scorsi parlato più volte di come vorrebbe fare qualcosa di molto rock per uno dei prossimi album degli U2.

Un disco, "Songs Of Ascent", è già praticamente pronto e, stando a quanto descritto da un giornalista del New York Times che ha avuto modo di ascoltare un paio di canzoni ('The Bard's Las Breath' e 'Smile'), ha un sound descritto come 'cool' e 'beatlesiano'.

Ma "Songs Of Surrender" e "Songs Of Ascent" non sono gli unici progetti attivi nel cantiere U2 che, come confermato anche da The Edge, è sempre pieno di nuovo materiale.

Bono vorrebbe infatti rimettere al centro il 'potere del rock'n'roll e registrare il disco più rumoroso mai fatto degli U2: "Con quei dischi è ritornata la nostra capacità di scrivere canzoni", ha detto Bono al NYT parlando dei precedenti "Songs Of Innocence" e "Songs Of Experience". "Ora abbiamo bisogno di ritornare alla potenza di fuoco del rock'n'roll. Non so chi farà il nostro fottuto disco rock. Voglio qualcosa alla AC/DC, alla Mutt Lange. Quel tipo di approccio, di disciplina di scrittura. Mi sarebbe piaciuto avere una canzone pop per le radio ma probabilmente abbiamo già percorso quella strada. Al momento voglio scrivere la canzone rock'n'roll più spietata, odiosa, provocatoria e fottuta che abbiamo mai realizzato. Voglio un album rumoroso, irragionevole e senza compromessi. Ne ho parlato anche questa settimana con Edge. Credo che in questo momento gli U2 possano rendere famose delle canzoni ma non fare delle hit".