16 giugno 2021

The Killers, ascolta Dustland con Bruce Springsteen

La band di Brandon Flowers e Bruce Springsteen rifanno in 'Dustland' 'A Dustland Fairytale', singolo pubblicato dai Killers nel 2008

Dopo le anticipazione di pochi giorni fa i Killers hanno ufficialmente pubblicato Dustland, una nuova versione di un singolo già pubblicato dalla band di Brandon Flowers che per l'occasione duetta con il Boss Bruce Springsteen

The Killers con Bruce Springsteen in Dustland

Era stato pochi giorni fa lo stesso Bruce Springsteen a spoilerare la collaborazione con i Killers per Dustland anticipando nella comunicazione la band di Las Vegas. Dopo non aver potuto fare altro che adeguarsi alla parole del Boss, la formazione guidata da Brandon Flowers ha confermato il featuring che è stato pubblicato ufficialmente nelle scorse ore.

La sorpresa, però, è che non si tratta di una canzone completamente inedita come si poteva aspettare ma di una versione riarrangiata e registrata nuovamente di "A Dustland Fairytale", brano pubblicato dai Killers nel 2008 come ultimo singolo dall'album "Day & Age".

Di seguito sia la versione con Bruce Springsteen che quella originale del 2008:


Come è nata la collaborazione con il Boss

I Killers avevano iniziato a dare alcuni indizi sul loro ospite speciale alcuni giorni fa, cercando di spingere i loro fan sui social a scoprire il protagonista di quello che si pensava fosse il primo singolo della band da "Imploding The Mirage".

La collaborazione, però, è stata svelata dallo stesso Springsteen in un'intervista, pur non rivelando dettagli sul brano.

Il cantante dei Killers Brandon Flowers, dal canto suo, ha scritto un lungo post sui canali ufficiali della band per raccontare le storia dietro il featuring e spiegare come è nata la collaborazione con un artista come Bruce Springsteen che negli anni è sempre diventato sempre più un punto di riferimento nello stile di Flowers.

La storia, racconta il cantante dei Killers, è ambientata all'aeroporto JFK di New York nel febbraio del 2020, quando l'etichetta comunica a tutti gli artisti di fermare tutti i progetti a causa del virus. Mentre si appresta a tornare a casa dalla moglie prima del previsto, Flowers riceve un messaggio da un numero sconosciuto sul suo cellulare che dice. "Sto guardando il festival di Glastonbury, siete diventati una grande band dal vivo, fratello! E amo il completo dorato che indossi. Dovremmo fare Dustland, un giorno. Bruce".

Ora, fa notare il cantante dei Killers, si apre un ventaglio di possibilità:

  1. Qualche mostro mi sta tirando un brutto scherzo
  2.  Si tratta di Bruce Hornsby, ma non ci parliamo dal 2015, circa
  3. Si tratta davvero di Bruce (e ho dimenticato di mettere tutti e due i numeri di Bruce in quel telefono)

Dopo una piccola ricerca su Google, Flowers individua la provenienza del numero: Freehold, New Jersey. Sarà davvero Springsteen? Dopo un altro controllo con il figlio del Boss, Evan, amico di Brandon, c'è la conferma. Si tratta proprio di lui.

The Killers, ascolta Dustland con Bruce Springsteen


L'importanza di Springsteen per Dustland

Flowers continua poi a spiegare del perché collaborare con il Boss proprio su quella canzone sia stato così importante con lui, una canzone scritta proprio mentre sua madre Jean stava lottando con un tumore al cervello che l'avrebbe portata via nel 2010 a soli 64 anni.

"La prossima settimana farò 40 anni e mi sto rendendo conto di quanto siano pochi. Lei è stata sposata con mio padre Terry per 44 anni e Dustland è stata scritta nel pieno della sua battaglia, è stato un tentativo di capire meglio mio padre, che tuttora è per me ancora un mistero - scrive - E in fondo anche per piangere mia madre, per riconoscere i loro sacrifici e forse anche per afferrare un barlume di quanto ci sia bisogno di un amore forte per potercela fare in questo mondo. Quella canzone per me è stata una terapia, una cosa catartica."

Ed ecco che entra in ballo il Boss: 

"Prima ancora che diventassi un grande fan, scrive Flowers, io guardavo solo in grande, era tutto a misura di stadio, un misura lontana da quella di Jeannie e Terry Flowers. Ma Bruce ha scritto di un sacco di persone come loro e ha trovato della bellezza nei sogni e nelle speranze di persone per altri invisibili, nelle loro battaglie e nelle loro perdite."

"Sono grato a Springsteen per aver aperto questa porta per me, conclude il cantante dei Killers, e sono grato ai miei genitori per l'esempio che mi hanno dato. Ora andate e scoprite qualcosa di nuovo su vostro padre, abbracciate vostra madre e, per Dio, ascoltate Bruce Springsteen!"