The Kinks, Ray Davies e il volo per evitare la censura di Lola

Nel 1970 Ray Davies si imbarcò in un volo transoceanico solo per superare la censura della BBC per Lola

Compie 77 anni oggi Ray Davies, che con suo fratello Dave nei Kinks diede vita ad un rapporto da fratelli/coltelli che anticipò di gran lungo quello dei più celebri Gallagher degli Oasis, nella storia del rock inglese.

Per festeggiarlo vogliamo ricordare il particolare aneddoto su 'Lola', singolo pubblicato dai Kinks nel 1970 che costò a Ray Davies un lungo viaggio all'ultimo minuto per trasformarlo nella hit che tutti conosciamo.

Lola e la censura

Con i Kinks i Davies scrissero anche alcune delle pagine più memorabili e troppo poco celebrate nel rock e nel pop, basti pensare all'impatto avuto dal sound di 'You Really Got Me' su tutto ciò che è arrivato dopo.

Tra le numerose hit della band inglese c'è anche 'Lola', singolo pubblicato dai Kinks nel giugno del 1970 come primo estratto dall'ottavo album in studio "Lola Versus Powerman and the Moneyground, Part One", meglio conosciuto semplicemente come "Lola Versus Powerman".

In un mondo, come quello del rock, che è spesso stato oggetto di censura, c'era  qualcuno che si ribellava, mentre altri si adattavano, una storia come quella raccontata nel brano era sicuramente da considerarsi di quelle da mettere sotto la lente d'ingrandimento.

Un brano orecchiabile, dal sound quasi innocente, Lola raccontava in realtà dell'incontro in un nightclub di Londra tra un ragazzo ingenuo e una donna transgender che lo riempiva di attenzioni.

Una storia venuta in mente a Ray Davies, pare, dopo che un episodio simile era accaduto al manager dei Kinks Robert Wace in un locale di Parigi.

Nel Regno Unito di inizio anni '70 Lola avrebbe avuto tutte le carte in regola per essere censurata dalla stampa e dai media per una tematica simile, per versi come 'Well, I'm not dumb, but I can't understand why she walks like a woman and talks like a man' (Non sono stupido ma non riesco a capire perché cammina come una donna e parla come un uomo).

Una censura, effettivamente, ci fu ma non fu quello il motivo e paradossalmente una storia all'epoca considerabile forse un po' troppo trasgressiva per le istituzioni passò completamente in secondo piano.

Banditi dagli Stati Uniti

I Kinks non erano solo dei perfetti ritrattisti dello spirito inglese ma anche una band davvero rock'n'roll, sopra e fuori dal palco, di quelle che suonava, beveva, litigava, faceva casino come pochi.

Proprio a causa del loro stile e di un nervosismo alimentato dalle scarse vendite, nel maggio del 1965 Dave Davies e il batterista Mick Avory iniziarono a litigare violentemente sul palco durante uno show alla Illinois State Armory di Springfield. Il risultato? Davies in ospedale, Avory in carcere.

Il carrozzone dei Kinks era travolgente, un mix esplosivo di casini e nervosismo che finirono precipitosamente nel backstage del celebre programma televisivo The Dick Cavett Show quando un rappresentante della rete iniziò ad insultarli accusandoli di essere in ritardo ricevendo in cambio il ruolo di protagonista in una scazzottata epocale con Ray Davies che costò alla band un divieto di ingresso negli Stati Uniti dai quali furono banditi per quattro anni.

Anche in termini di album non è che le cose andassero benissimo per i Kinks e gli ultimi due lavori erano stati tutto tranne che un successo, motivo per cui Davies non poteva permettersi ulteriori passi falsi. La band aveva necessariamente bisogno di un singolo di successo e niente avrebbe potuto impedirgli di raggiungere le classifiche, figurarsi un capriccio della BBC per l'utilizzo di un marchio. Il singolo sarebbe arrivato però negli scaffali a brevissimo, cosa si poteva fare per risolvere la situazione e riuscire a farsi ascoltare in tutto il Regno Unito?

6000 miglia per una cherry cola

La situazione era complicata, anche perché intanto il divieto di suonare negli Stati Uniti era decaduto e Ray Davies si trovava proprio nel bel mezzo di alcune date dall'altra parte dell'Oceano ma qualcosa andava fatto, bisognava cambiare la canzone.

Oggi sarebbe stato facilissimo, Davies avrebbe potuto noleggiare uno studio di registrazione qualsiasi, incidere la sua traccia e spedirla virtualmente a chiunque ma nel 1970 non era così. C'era solo una cosa da fare: tornare a Londra.

Era il 3 giugno del 1970 quando Ray Davies si precipitò all'aeroporto JFK di New York per imbarcarsi su un volo diretto a Londra. Un'andata e ritorno di poche ore e 6000 miglia che il cantante dei Kinks fece solo ed esclusivamente per tornare in studio, modificare la versione originale di Lola che sarebbe finita sull'album, realizzandone una per il singolo che invece dell'incriminata 'Coca - Cola' avesse nei versi la più generica 'cherry cola'.

Un viaggio pazzesco che, però, regalò a Ray Davies un via libera alla rotazione di Lola che raggiunse il secondo posto in classifica nel Regno Unito piazzandosi dietro ad Elvis. Negli Stati Uniti Lola riuscì a portare i Kinks in classifica piazzandosi al n°9 della Billboard Hot 100, diventando uno dei più grandi successi dei Kinks.

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