11 novembre 2018

Threatin e la grande truffa del rock'n'roll

Come riuscire a organizzare un tour mondiale partendo dal nulla, nel vero senso della parola

Nelle ultime ore è salito all'onore delle cronache il caso di Justin Threatin, rocker di Los Angeles che, a quanto pare, ha creato dal nulla un suo progetto musicale con relativo tour europeo in modo molto moderno. Quando diciamo dal nulla non esageriamo visto che il capellone californiano è l'espressione più estrema del self made man con una storia quantomeno curiosa che si è tradotta nella presenza inesistente di suoi fan durante le date nel vecchio continente del "Breaking The World Tour" nonostante una presenza online non enorme ma almeno vagamente significativa.

Stando a quanto riportato da numerose testate in giro per il mondo il motivo è molto semplice e si può riassumere nella parola 'bluff'. I 38.000 fan della pagina Facebook - ora irraggiungibile - o le 943.000 visualizzazioni su Youtube del video dall'ironico titolo 'Lying Is Dying' e quelle del recente 'Identity', video con commenti disabilitati nei quali il ragazzo suona tutti gli strumenti, sarebbero niente altro che una montagna di fake utilizzati come fumo negli occhi per riuscire a fissare le date del tour, tutto finto così come i dati di presale. Addirittura, il tutto si è spinto fino a creare un falso promoter, falsi eventi Facebook con falsi partecipanti, false interviste, fotomontaggi e video che lo mostrano esibirsi davanti a folle oceaniche, quantità di gente che, inevitabilmente, non si è palesata nelle date europee del tour. 

Almeno nella prima fase il piano diabolico ha funzionato e, assoldato qualche turnista, Threatin è volato alla volta della Gran Bretagna dove, riporta il primo club 'colpito', l'Underworld di Londra, si sarebbero presentate solo tre persone contro le trecento presale dichiarate dal falso promoter e la storia si è ripetuta a Bristol dove invece delle 180 unità dichiarate c'erano solo una decina di persone, tutte sulla lista della band di apertura. La proprietà dell'ultimo locale, facendo ulteriori verifiche ha scoperto che tutti i partecipanti all'evento sui social erano localizzati in Brasile, non proprio il posto più comodo per raggiungere il sud dell'Inghilterra in serata, chiedendo che l'artista pagasse il costo della venue. Le date del tour prevedono altre fermate, in Francia e anche in Italia - il 15 novembre al Druso di Bergamo - si presenterà qualcuno incuriosito dalla storia ? Verrà annullato tutto?

Di sicuro la vicenda è affascinante e un involontario esperimento sociologico con i fiocchi ma mette in luce una pratica inquietante che non fa altro che danneggiare la musica, i live club che fanno sempre più fatica e band come i supporter di Bristol - i Ghost Of Machines - che si sono ritrovati con il bilancio in perdita, le spese del van e della trasferta e nessuno a cui poter vendere il proprio merchandising per guadagnare qualcosa.



Threatin e la grande truffa del rock'n'roll

Threatin - Identity (Official Music Video)

Threatin - Identity (Official Music Video)