02 marzo 2023

Tobias Forge dei Ghost: "I Måneskin dimostrano che il rock non è morto"

Il leader dei Ghost parla dello stato di salute del rock e di come band giovani come i Måneskin siano il futuro del genere

Tobias Forge leader e creatore dei Ghost, ha parlato dello stato della musica rock e metal in una recente intervista concessa insieme a Joe Elliott dei Def Leppard, con cui ha collaborato su una nuova versione del brano 'Spillways'.

Nel corso dell'intervista l'artista svedese ha tirato in ballo anche i Måneskin spiegando perché, secondo lui, la band italiana è un segnale importante del fatto che esista ancora un futuro per la musica rock.

Contenuta inizialmente in "Impera", tra gli album più importanti pubblicati lo scorso anno in ambito rock e metal, 'Spillways' è stata pubblicata nelle scorse settimane in una versione riarrangiata insieme al frontman dei Def Leppard.

I Ghost e la collaborazione con i Def Leppard in Spillways

Tobias Forge, mente, volto e voce dei Ghost, è stato intervistato dal NME con il frontman dei Def Leppard Joe Elliot per parlare della loro collaborazione. Elliott, da tempo fan della band svedese, ha infatti partecipato ad una nuova versione di 'Spillways', brano contenuto in "Impera", album pubblicato dai Ghost nel 2022.

I Def Leppard, dal canto loro, sono stati secondo Forge un'ispirazione per "Impera", nel modo in cui la loro carriera di rock band abbia messo in qualche modo a dura prova una serie di concetti comuni della musica pop.

"Sono sempre stato uno fan dei Leppard ma, in questo album in particolare, ho davvero studiato il loro songwriting. Nello specifico ho adorato dischi come Pyromnania e Hysteria", spiega Forge. "Non solo sono dei grandi album ma hanno raggiunto un tale successo commerciale dal diventare un esempio di come un sacco di questioni nel mondo del pop siano completamente sbagliate".

"Ci è sempre stato detto che dobbiamo arrivare velocemente al ritornello, che le canzoni devono essere brevi e dirette ma le canzoni dei Def Leppard sono di solito completamente l'opposto e volevo fare qualcosa del genere con "Impera", ha poi aggiunto.


Tobias Forge dei Ghost: "I Måneskin dimostrano che il rock non è morto"


I Måneskin dimostrano che c'è ancora un futuro per il rock

Elliott e Forge hanno poi affrontato il discorso sullo stato di salute del rock e del metal e di come sia falso pensare che uno dei due generi sia davvero scomparso. Anzi, il recente successo di una band nello specifico lascia pensare esattamente il contrario. Il pubblico del rock del metal c'è, è presente e ha ancora voglia di musica.

"Sono a Città del Messico dove i Def Leppard hanno appena suonato per 56.000 persone. Anche i Ghost suonano davanti a grandi platee e che si tratti di metal, pop rock, hard rock, soft rock, il rock non è mai davvero scomparso. Certo, va a ondate. Negli anni'80 non era così grande prima che arrivassimo noi e i Bon Jovi. Poi è di nuovo andato sotto terra, prima di diventare grunge, poi emo, chissà cosa altro succederà", ha dichiarato Elliott.

Il leader dei Ghost ha invece tirato in ballo i sempre controversi Måneskin per parlare di come il pubblico abbia ancora voglia di musica suonata dal vivo.

"Il problema con questo genere è come quello dell'horror. Un qualsiasi film horror di successo non sarebbe mai considerato per un Oscar in quanto tale, viene considerato artisticamente poco valido per il solo fatto di essere horror. Nel tempo le cose potrebbero cambiare ma è lo stigma che si portano dietro metal e rock", spiega Forge. "Non vengono considerati sofisticati come altri generi. Non è qualcosa su cui si può discutere ma si possono ancora vendere dischi, fare grandi numeri con gli streaming, vendere i biglietti dei concerti. Non bisogna essere passato di giorno alla radio per avere successo".

Un esempio di questo fenomeno, secondo la mente dei Ghost sono Måneskin: "Prendete ad esempio una band come i Måneskin. Loro sono il segno che il pubblico non fugge via dalla musica organica. Quando parliamo dello stato di salute del rock c'è il fraintendimento comune che, se ci sarà una resurrezione, segnerà un ritorno delle band classiche. Io faccio affidamento sulle band che ancora non conosciamo per tracciare una nuova strada. Nei primi anni 2000 mi sentivo fuori da un sacco di musica pop, fino a quando band come Franz Ferdinand, Strokes e Hives hanno reso le cose di nuovo interessanti".