Tony Iommi:"Sorpreso Keith Richards sia ancora vivo"
Lo storico chitarrista dei Black Sabbath in un'intervista parla della vita da settantenni e della routine da rockstar
Settant'anni, un cancro diagnosticato e in recessione dal 2016 e una vita come nume tutelare dei metallari di tutto il mondo e chitarrista tra i più influenti di sempre con i Black Sabbath, Tony Iommi ha parlato al quotidiano scozzese Herald della sua vita nel 2018 e dei suoi colleghi.
"Mi sveglio alle 6.15, che non è da me, e ho una routine che consiste nel fare colazione, portare fuori il cane, suonare la chitarra per un po' e il tempo vola via. Ora ho la vita di una persona comune" - ha dichiarato il chitarrista dei Sabbath sulla sua vita attuale - "Devi goderti la vita, a qualsiasi costo. Come negli anni '70 ho ripreso a collezionare auto, compro auto che sono troppo basse per poterci entrare ma è le macchine veloci sono sempre state una mia passione. Ho una Ferrari 488, una McLaren 650S e una Bentley Bentayga".
A proposito della vita sul palco, della difficoltà dell'età che avanza aggiunge: "Amo essere sul palco ma ho dovuto eliminare i tour perché non ce la faccio più a fare tardi e ritornare in hotel alle cinque del mattino. So che è triste, ma non sono ancora finito, mi piace ancora suonare e farò presto cose nuove ma non molti concerti in giro. Più diventi vecchio più lo senti, quando avevamo vent'anni stavamo svegli tutta la notte e abbiamo provato a farlo nell'ultimo tour ma è stato molto stancante." Sui tanti amici e colleghi scomparsi nel corso degli anni Iommi dice: "Ho visto così tanti amici o gente nell'ambiente che si sono drogati e sono morti, da John Bonham in poi. John era un mio caro amico ma ho visto tanti altri amici andare un simile percorso fatto di abuso di alcol e droghe. Ti senti solo, ti annoi in una camera d'hotel e quindi cerchi di trovare qualcosa da fare per essere da qualche altra parte. Lo abbiamo visto con Lemmy. Era l'epitomo del rock and roll, era uno di quelli che avrebbe acceso la candela da entrambe le estremità ogni volta ma a un certo punto devi aprire gli occhi e renderti conto di non poterlo fare più. Keith Richards? Sono meravigliato che sia ancora a fare casino in giro, mi tolgo il cappello davanti a lui".

Black Sabbath - "Paranoid" from The End
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