13 dicembre 2024

Trent Reznor: "La musica ormai è solo sottofondo"

La mente dietro i Nine Inch Nails critica l'attuale mercato discografico. "Una volta la musica era al centro, ora è solo sottofondo"

I Nine Inch Nails hanno avuto un rapporto conflittuale con il mercato dell'industria discografica nel corso di tutta la loro carriera.

Trent Reznor è sempre stato un personaggio 'laterale' a quanto avveniva intorno a sé e ha saputo costruirsi un suono e uno stile che ha influenzato numerosi artisti, senza mai scendere davvero a compromessi.

Ad oltre 30 anni dall'inizio della sua carriera, il rapporto tra la mente dietro i NIN e il mondo della musica sembra non essere diventato più semplice e, in un'intervista concessa ad IndieWire, ha espresso tutta la sua perplessità sullo stato attuale delle cose.

Reznor, insieme al fedele collaboratore Atticus Ross, ha parlato del lavoro come autore di colonne sonore e di quella realizzata recentemente per "Queer", il prossimo film di Luca Guadagnino.

Il rapporto tra Trent Reznor e l'industria discografica

Già nel 1989 il successo di "Pretty Hate Machine" mise Reznor nelle condizioni di trovarsi a doversi difendere dalle pressioni discografiche che volevano inquadrare quel suono 'malato' e renderlo qualcosa di più facilmente fruibile da tutti.

Invece di scendere a compromessi, la mente dietro i NIN decise di collaborare con Interscope per creare un'etichetta tutta sua, la Nothing Records, che gli permetteva di avere un maggiore controllo creativo.

Sempre più concentrato sulla sua visione artistica che sulle vendite, Reznor ha spesso criticato il mercato discografico e si è scontrato con le etichette, finendo per proporre un suo modello indipendente che vedeva anche la collaborazione diretta dei fan.

Pur essendo ritornato con una major anni dopo, l'artista americano ha sempre espresso un parere molto critico nei confronti del modello corporate che considerava ostile.


Trent Reznor: "La musica ormai è solo sottofondo"
PHOTO CREDIT: AFF-USA/Shutterstock / ipa-agency.net / Fotogramma

Il valore della musica

Ora Trent Reznor e Atticus Ross hanno parlato con IndieWire del loro lavoro come autori di colonne sonore, da The Social Networks a Challengers e Queer, il nuovo film di Luca Guadagnino.

I due saranno anche dietro le musiche di Tron:Ares, nuovo capitolo del franchise sci-fi Disney.

E la voglia di lavorare per l'industria cinematografica deriva anche da una mancanza di stimoli derivanti dall'attuale mondo della musica, spiegano.

"Ciò che cerchiamo è un'esperienza collaborativa con persone interessanti ed è qualcosa che, per nostra scelta, non abbiamo necessariamente ricevuto dal mondo della musica", ha spiegato Reznor.

"Parlate di disillusione nei confronti del mondo della musica? Certo. La cultura del mondo musical fa schifo. Dovremmo aprire un altro discorso ma, ciò che la tecnologia ha fatto per sconvolgere il msuic business in termini, non solo di come si ascolta la musica ma del valore che attribuiscono alla stessa, è una sconfitta", ha aggiunto Reznor. "E non lo dico da vecchio che urla al cielo ma da amante della musica cresciuto in un ambiente in cui la musica era la cosa principale. Oggi la musica sembra relegata ampiamente a qualcosa che accade in sottofondo mentre fai qualcos'altro. E' una lunga e amara storia".