13 febbraio 2023

U2, annunciato il ritorno dal vivo ( senza Larry Mullen Jr.)

Durante il Super Bowl gli U2 hanno annunciato la residency al The Sphere di Las Vegas. La band irlandese si esibirà per la prima volta senza Larry Mullen Jr.

Gli U2 hanno annunciato il ritorno dal vivo dopo quattro anni.

Durante il Super Bowl la band irlandese ha trasmesso una clip in cui ha svelato quello che non è un nuovo tour, bensì la prima residency degli U2 in circa 40 anni di carriera.

Gli U2 inaugureranno il prossimo autunno "The Sphere", una nuova, avveniristica venue di Las Vegas con una serie di concerti che saranno anche i primi senza il batterista Larry Mullen Jr.

Gli U2 al The Sphere senza Larry Mullen Jr.

Nell'Halftime Show del matchi di Super Bowl vinto dai Kansas City Chiefs contro i Philadelphia Eagles c'è stato spazio non solo per l'esibizione con pancione di Rihanna o per gli spot di prodotti di ogni tipo, ma anche per un annuncio speciale.

Con un filmato pubblicato proprio nel corso del Super Bowl, gli U2 hanno infatti annunciato il ritorno sul palco a distanza di quattro anni dall'ultima volta. Un ritorno che sarà speciale per la band irlandese che, per la prima volta, si esibirà senza lo storico batterista Larry Mullen Jr. che avrà bisogno di tempo per riprendersi da un intervento.

Mullen aveva già detto in un'intervista di pochi mesi fa che, in caso di ritorno dal vivo degli U2 nel 2023, lui si sarebbe tirato indietro.

Il batterista degli U2 sarà sostituito da Bram Van Den Berg degli olandesi Krezip per quello che non sarà un vero e proprio tour ma la prima residency della band. 

Gli U2 si esibiranno infatti il prossimo autunno al MSG Sphere at The Venetian di Las Vegas per "U2:UV Achtung Baby Live At The Sphere". "The Sphere", come viene chiamata, è una nuovissima struttura all'avanguardia che sarà inaugurato proprio con la serie di concerti degli U2. Si tratterà di una vera e propria esperienza multimediale per i quasi 20.000 fan che saranno circondati dallo schermo LED con la più alta risoluzione al mondo distribuito su tutti i 15.000 m2 della struttura, 164.000 altoparlanti che propagheranno il suono dal pavimento e altre tecnologie avveniristiche.

"Dovremo dare tutti noi stessi per suonare al The Sphere senza il nostro compagno alla batteria", ha dichiarato la band. "Ma anche Larry ha dato il benvenuto Bram Van Den Berg, che è una vera forza".





U2, annunciato il ritorno dal vivo ( senza Larry Mullen Jr.)

Uno show senza precedenti

"Lavoriamo a questo show da molto tempo. Non vogliamo deludere nessuno, tantomeno il nostro pubblico. La verità è che ci mancano tanto quanto a loro sembra che manchiamo noi. Il nostro pubblico è sempre stato il quinto membro della band. Siamo la band giusta, Achtung Baby l'album giusto e The Sphere il luogo giusto per portare l'esperienza musicale dal vivo a un livello superiore. Questo è ciò che gli U2 hanno cercato di fare da sempre con i nostri palchi satellite e le installazioni video, la maggior parte memorabilmente durante lo Zoo TV Tour, che si è concluso a Tokyo 30 anni fa questo autunno", hanno detto gli U2.

"La bellezza di Sphere non è solo la tecnologia rivoluzionaria che lo renderà così unico, con il sistema audio più avanzato al mondo, integrato in una struttura progettata con la qualità del suono come priorità", spiega The Edge. "Sono anche le possibilità offerte dall'esperienza immersiva in paesaggi reali e immaginari. In breve, è una tela di dimensioni e risoluzione dell'immagine senza precedenti e un'opportunità irripetibile. Ci abbiamo pensato tutti e abbiamo deciso che saremmo stati pazzi a non accettare l'invito".



Songs Of Surrender e i progetti futuri degli U2

Uscirà il prossimo 17 marzo "Songs Of Surrender", il nuovo album degli U2 o meglio, come loro stesso scrivono, un album "re-immaginato".

"Songs Of Surrender", che si propone come colonna sonora ideale di "Surrender", autobiografia di Bono Vox uscita pochi mesi fa e realizzata parlando di 40 canzoni degli U2, conterrà infatti 40 classici della band reinterpretati.

The Edge, produttore del disco, ha detto: “La musica ti permette di viaggiare nel tempo, e siamo diventati curiosi di scoprire come sarebbe stato portare alcune delle nostre canzoni degli inizi con noi nel presente, dando loro una veste del 21mo secolo. Quello che è iniziato come un esperimento, mentre molte delle nostre canzoni si vestivano di nuove interpretazioni, si è velocemente trasformato in una personale ossessione. L’intimità prendeva il posto dell’urgenza del post-punk. Nuovi ritmi, nuove tonalità e in alcuni casi sono arrivati nuovi accordi e nuovi testi. È venuto fuori che una grande canzone è qualcosa di indistruttibile. Il processo di selezione delle canzoni da rivisitare è iniziato con una serie di demo. Ho osservato cosa resta di una canzone quando tutti gli elementi, tranne quelli essenziali, vengono tolti. L'altro obiettivo principale era trovare modi per portare intimità nelle canzoni, poiché la maggior parte di esse era stata originariamente scritta pensando a concerti dal vivo. Esaminando questi provini con il produttore Bob Ezrin, è stato molto facile vedere quelli che funzionavano subito e quelli che avevano bisogno di più lavoro. Siamo entrati tutti nella mentalità del 'less is more'”.

"Songs Of Surrender" non è però l'unico album in cantiere per gli U2 e nei mesi scorsi sia Bono che Larry Mullen hanno parlato di un altro lavoro intitolato "Songs Of Ascent" che è praticamente pronto, oltre ad un altro album particolarmente rock che Bono vorrebbe far uscire in tempi più brevi.

Parlando con il New York Times, Bono ha rivelato di aver già pronto "Songs Of Ascent", un album di 20 tracce che il giornalista del quotidiano americano ha potuto assaporare attraverso le tracce 'Smile' e 'The Bard's Las Breath' descritte come 'cool' e 'beatlesiane'.

Prima, però, il cantante degli U2 vorrebbe far uscire un altro disco molto più rock e vicino allo stile degli AC/DC: "Songs Of Ascent è quasi pronto ma per ora non lo pubblicheremo ma vi dico che è fantastico. Invece faremo uscire un disco rock'n'roll".

Una scelta, spiega Bono, dettata dalla volontà di mettere maggiormente al centro il potere del rock'n'roll: "Abbiamo bisogno di tornare a quella potenza di fuoco. Voglio qualcosa alla AC/DC. Quel tipo di approccio, di disciplina alla scrittura. Mi sarebbe piaciuto scrivere canzoni pop per la radio ma abbiamo già percorso quella strada. Al momento voglio scrivere la canzone rock più provocatoria, spietata ed odiosa mai fatta dagli U2. Voglio un album rumoroso, irragionevole e senza compromessi".