Lo scorso 10 maggio Paul Hewson, meglio noto come Bono Vox, ha staccato il tagliando dei 60 anni passati su questa Terra, gran parte come leader carismatico degli U2, rockstar conclamata, seppur non amata da tutti. Per festeggiare il suo compleanno, Bono ha deciso di rendere disponibile una playlist contenente 60 canzoni di altri artisti che ha amato e che, in diversi periodi, gli hanno 'salvato la vita'.
60 Songs That Saved My Life
La playlist si chiama, appunto '60 Songs That Saved My Life' (la trovate qui) e raccoglie musica di ogni genere ed epoca, da leggende del passato a nuove leve che hanno stuzzicato la sua attenzione come Billie Eilish che oggi ha 18 anni, gli stessi di Bono quando scrisse la sua prima canzone.
Mettendo da parte il Bono superstar e il suo essere collega e mito per molti degli artisti presenti della playlist, il cantante irlandese ha deciso di passare dall'altra parte della transenna e scrivere per ognuno dei nomi una lettera, una dedica che possa raccontare perché quella canzone gli abbia salvato la vita, i ricordi, le motivazioni di quella presenza in tracklist.
'Volevo ringraziare gli artisti e tutti coloro che li hanno aiutati a diventare ciò che sono...loro hanno fatto lo stesso con me - ha detto Bono in una nota - loro hanno fatto lo stesso con me...voglio scrivere una lettera da fan che accompagni ogni canzon e cercare di spiegare perché ne sono affascinato".
Bono diventa fan
Ciò che ha cercato di fare il leader degli U2 è stato anche assicurarsi che il destinatario della legga possa leggere davvero le sue parole e, quando si trova a parlare del brano di un artista scomparso, le sue parole sono rivolte direttamente a una persona a lui vicina.
Questo è ciò che emerge dalle prime sei lettere pubblicate, le altre seguiranno nelle prossime settimane, che sono indirizzate, tra gli altri, anche ad Alice, figlia di Pavarotti e a Duncan Jones, figlio di David Bowie.
La lettera per la figlia di Luciano Pavarotti
La playlist di Bono, infatti, si apre proprio con un po' di Italia e con uan lettera inviata ad Alice, figlia di Luciano Pavarotti e un ricordo legato alla versione di Miserere cantata con il Maestro e con Zucchero.
"Cara Alice, scrive il leader degli U2, non ci vediamo da anni...come sempre son un amico fedele ma inaffidabile. Miserere è una tra i crescendo di tuo padre che preferisco. La cantammo insieme dal vivo a Modena, ma è maggiormente conosciuta come un duetto con un'altra delle mie persone preferite, Zucchero. E' stato Zucchero che mi ha chiesto di scriverla con lui, non ricordo nemmeno bene di cosa trattasse se non di perdono e un brindisi all'essere vivi. Mio padre Bob era un tenore e mi descriveva come un 'baritono che pensa di essere un tenore'. Quando l'ascolto, mi manca mio padre, così come il tuo".
come P.S. Bono aggiunge anche un altro dettaglio: "Mentre registravamo i demo per tuo padre, Zucchero trovò un tenore all'epoca sconosciuta e agli esordi...il suo nome era Andrea Bocelli. Anche la sua versione mi commuove".
Le altre lettere pubblicate nel primo 'invio' di Bono sono indirizzate a Billie Eilish e suo fratello Finneas ('Entro nella vostra canzone e ha una bellezza oscura, incredibilmente e dolorosamente vulnerabile, terrificante, ma non ne siete preoccupati') al figlio di Bowie, Duncan ('Grazie per aver condiviso tuo padre con così tante anime, come me, che ha saputo riempire fino all'orlo'), ai Kraftwerk, al trio Daft Punk/Pharrell Williams/Nile Rodgers e ai Massive Attack.