L'anniversario di ACHTUNG BABY, pubblicato il 18 novembre 1991, è il pretesto per riscoprire un disco che ha ridefinito l’identità musicale degli U2. Dalla new wave e dal post-punk di BOY(1980), OCTOBER (1981) e WAR (1983), passando per le radici del rock e blues americano di THE JOSHUA TREE (1987) e RATTLE AND HUM (1988), la band approda negli anni '90 con un suono che fonde alternative, elettronica e industrial. Il risultato? Un capolavoro in cui pop, rock e sperimentazione si amalgamano in canzoni straordinarie
U2 e ACHTUNG BABY: il suono di quattro uomini che abbattono un albero

Dalle ceneri del Punk
Il viaggio musicale degli U2 inizia dalle ceneri del punk, visto che la giovanissima band di Dublino è una delle testimonianze più eccitanti di quel nuovo modo di fare musica che impazza nella new wave. In album come BOY, OCTOBER e WAR sono scarni, spigolosi e, anche se picchiano, stregano per l’inventiva freschissima, elettrica, con cui scrivono la loro musica. Ricordano i Police degli esordi, per il contrasto tra il piglio spartano e rissoso dell’impianto delle canzoni e l’eleganza e modernità delle soluzioni di voce e chitarra. The Edge, soprattutto, impressiona con soluzioni chitarristiche assolutamente futuristiche; con un suono comunque crudo, arcigno, crea piccole orchestrazioni di chitarra sovrapponendo cose semplici e minimali: arpeggi, armonici, frammenti di accordi, accenni di riff… soluzioni che poi trasforma, plasma sul tempo e dilata, rendendole ritmicamente esaltanti utilizzando (come nessuno aveva mai fatto prima) l’effetto del delay.