12 aprile 2023

U2, la storia del video low cost che cambiò la percezione di Las Vegas

Il 12 aprile 1987, tra le strade di Las Vegas, gli U2 registravano il video low cost di I Still Haven't Found What I'm Looking For

Il 12 aprile del 1987 gli U2 giravano uno dei loro video più famosi vagando per le strade di Las Vegas per promuovere 'I Still Haven't Found What I'm Looking For'.

Il singolo, secondo estratto dall'album capolavoro "The Joshua Tree" verrà poi pubblicato poco più di un mese dopo, il 25 maggio.

Il video diretto da Barry Devlin, insieme a quello di 'Where The Streets Have No Name', contribuì a consacrare definitivamente gli U2 come una delle più grandi rock band del mondo.

Un video semplice

Gli U2 si trovavano a Las Vegas durante il tour degli Stati Uniti quando decisero di registrare le immagini che avrebbero utilizzato per il video di 'I Still Haven't Found What I'm Looking For'.

Dopo lo show, accompagnati da Devlin che li seguiva durante tutte le tappe del tour, i membri della band irlandese vagarono tra le luci della città che non dorme mai, incontrando i passanti e dedicando loro una versione acustica del brano.

Le riprese furono effettuate lungo Fremont Street, principalmente nella zona intorno all'incrocio di Main St e S Casino Center Blvd.

Il video fu realizzato in un modo così semplice per una questione di tempo. Con il singolo da pubblicare nel giro di poche settimane, c'era assolutamente bisogno di un clip per spingere la canzone in TV e, tra un concerto e l'altro, il regista trovò una soluzione dell'ultimo minuto per fare le riprese.

Il singolo fu un successo e nel 1988 fu candidato a due Grammy Awards, come Record Of The Year e Song Of The Year, oltre a diventare un punto fisso nelle scalette dal vivo della band.


U2, la storia del video low cost che cambiò la percezione di Las Vegas

Il migliore spot per Las Vegas

La scelta di Las Vegas fu in parte casuale ma, allo stesso tempo, si rivelò importante per l'obbligo di girare utilizzando un budget inesistente. Dove mancava l'attrezzatura per illuminare adeguatamente la scena, Devlin utilizzò l'enorme quantità di luci e insegne presenti nella Sin City: "Io avevo solo due luci ma Las Vegas ha il più grande budget per l'illuminazione del mondo. E' stato un modo poco tecnologico ma efficace di realizzare le riprese".

Un altro problema sarebbe stato capire come evitare di essere completamente circondati dai fan all'uscita del concerto e per farlo Devlin utilizzò un vecchio trucco dei Beatles:"Se il pubblico avesse saputo che stavamo girando a Fremont Street, ci avrebbe sopraffatto. Allora ho fatto in modo che quattro sosia si vestissero come i ragazzi per tornare a casa in limousine e la folla li ha seguiti. Poi la band è scesa a Fremont Street arrivando in un furgone della lavanderia".

Le istruzioni per la band erano molto semplici, dovevano vagare per le strade suonando mentre la telecamera e l'impianto audio venivano portati accanto su una sedia a rotelle ed un carrello della spesa: "Ho detto ad Edge: 'Sei un ragazzo che sta cercando di guadagnarsi da vivere suonando per strada e c'è questo pazzo che continua a volerti parlare di Dio e tu cerchi di allontanarti da lui'. E' andata così, semplicemente con Edge che cerca di evitare questo pazzo e Bono che lo segue", ha raccontato il regista.

La città rispose interagendo in maniera attiva alle riprese e i passanti diventarono parte integrante del video, portando un'immagine diversa di Las Vegas nelle case di tutto il mondo. Un impatto talmente devastante, quello avuto dal video di I Still Haven't Found What I'm Looking For, dal far diventare la Sin City una tappa obbligatoria per tutti i musicisti, come spiegherà il presdente della Las Vegas Official Event Organization Pat Christenson, e  farne il migliore spot possibile per Las Vegas.