Un tour degli U2 nel 2023? Larry Mullen Jr. è convinto di no, o almeno non con lui sul palco. Il batterista della band irlandese ha chiuso a possibili live con Bono, Edge e Adam Clayton per il prossimo anno.
Il motivo? Un'operazione che lo terrà lontano dalle scene per un po'.
L'ultimo tour degli U2 risale al 2019 e intanto, mentre Bono sta promuovendo il suo libro "Surrender: 40 canzoni, una storia", negli ultimi mesi si è fatto sempre più insistente la voce di un possibile ritorno discografico.
Larry Mullen:"Se gli U2 vogliono andare in tour nel 2023 sarà senza di me"
Larry Mullen Jr. degli U2 è da sempre il batterista e, anzi, fu proprio lui a formare le band cercando altri musicisti attraverso un annuncio pubblicato nella bacheca della sua scuola.
Quasi 50 anni dopo, però, Mullen chiude ad un possibile tour della band nel 2023 e questo certo non per un qualche problema con gli amici e compagni di band che, dice, se volessero suonare dal vivo il prossimo anno dovrebbero farlo necessariamente senza di lui.
Il motivo lo spiega lo stesso batterista in una rara intervista concessa al Washington Post a cui, come riportato dal giornalista Geoff Edgers, ha dichiarato che eventuali show degli U2 nel 2023 saranno senza di lui che sarà costretto ad uno stop per un non ben precisato intervento chirurgico.
La notizia di un possibile tour degli U2 era emersa dopo le voci sempre più insistenti su un ritorno discografico che lo stesso Mullen conferma.
Il batterista ha infatti rivelato che ci sarebbero non uno ma ben due album in cantiere con uno, il già noto "Song Of Ascent" citato recentemente da Bono, che è praticamente finito.
L'altro disco sarebbe una raccolta di cui, anche in questo caso, si è parlato negli ultimi mesi pur senza una conferma, sarebbe "Surrender". Come si intuisce dal titolo, si tratta di una colonna sonora ideale che accompagna l'omonima autobiografia di Bono Vox con versioni speciali di 40 tracce che hanno fatto la storia della band.
In entrambi i casi, spiega Mullen, c'è grande incertezza sui piani futuri con Bono e Edge che non sanno ancora come procedere.
Il batterista degli U2 ha anche parlato di come le dinamiche della band siano cambiate e ora il processo decisionale viene descritto dal giornalista del Post più come una dittatura benevola: "Lo fai solo se ti stai divertendo. E non tutti riusciranno, perché il prezzo da pagare è alto. Penso che la sfida sia ricercare una maggiore generosità, una maggiore apertura verso il processo. Sono una persona autonoma, cosa che ritengo essere un volare. Tutti hanno i propri limiti e le cose si fanno solo se nel mentre ti diverti".