The Edge si dice convinto che una resurrezione del rock chitarristico sta avvenendo proprio sotto i nostri occhi e vuole che gli U2 siano non solo parte del movimento ma che ne siano a capo.
Queste le dichiarazioni fatte dal chitarrista della band irlandese in una recente intervista concessa a MOJO. Frasi che fanno il paio con quelle rilasciate nei mesi scorsi da Bono Vox che ha più volte espresso il desiderio di pubblicare qualcosa di rumoroso e rock nel senso classico del termine, decisamente lontano nelle sonorità a "Songs Of Surrender" e più vicino al sound degli AC/DC.
The Edge e il ritorno delle chitarre
Un giorno sì e un giorno no il rock viene dato per morto. Alcuni rappresentanti iconici del genere morti lo sono per davvero, altri vivacchiano, mentre gli ascoltatori si spaccano tra i nostalgici dei tempi che furono e quelli che considerano il termine rock qualcosa di molto più ampio del classico chitarra, basso e batteria.
La realtà, forse, è che questi ultimi anni hanno in qualche modo gettato le basi per un grande ritorno del rock chitarristico, anche grazie a cose criticate da molti, come il lockdown, i social e i Maneskin.
L'arrivo degli strumenti suonati nel mainstream grazie ad artisti indirizzati ad un target di età medio-bassa non farà altro che giovare al fenomeno, portando le chitarre ad essere sempre più in auge nei progetti musicali.
Ne è convinto The Edge che, parlando con MOJO, non ha nascosto la sua volontà di guidare la carica con gli U2.
"Il lockdown è stato un periodo molto creativo per me, l'ho trascorso componendo musica. Non voglio portarci sfortuna ma c'è un sacco di ottimo materiale che aspetta solo di essere pubblicato. Penso che le chitarre stiano tornando, è qualcosa che sento davvero. Mi piacerebbe fare parte di questo movimento", ha detto il chitarrista degli U2. "Mi piacerebbe essere alla guida di questa rinascita delle chitarre. Ho parlato con persone che conosco e che lavorano alla Fender e stanno vendendo più chitarre ora di quante ne abbiano mai vendute. C'è da dire che, in termini di cultura popolare, c'è stato un allontanamento dallo strumento ma penso che il pendolo comincerà ad oscillare in direzione opposta. Si tratta di uno strumento incredibilmente espressivo e le poche band che lo sanno usare bene risultano sempre fresche".