06 giugno 2018

Un Mare di Libertà

Perché ci affascina così tanto? Perché ci attira e allo stesso tempo ci respinge? Cosa si nasconde nell’acqua che cambia colore ogni istante?

1 Belgio - Tanti anni fa

Il paesaggio che scorre fuori dal finestrino é pressoché identico per chilometri e chilometri. Domina il colore verde delle foreste che si mescola in lontananza col grigio del cielo carico di pioggia. Brutti presentimenti che cerco di esorcizzare con i giocattoli contenuti nel mio zainetto. Il tempo passa, l’impazienza cresce e la frequenza delle domande si fa sempre più pressante: “Quando arriviamo?”, “Ma dove sta? Non si vede...”. Poco tempo prima, infagottato nelle braccia di mia madre, l’ho potuto ammirare e, anche se solo per pochi istanti, i colori e i profumi mi sono entrati dentro. I piedini affondano finalmente in quella sabbia strana mentre gli corro goffamente incontro; il vento autunnale increspa le onde e rende il fondale di un colore a metà tra il verde e il giallo. Col cappuccio in testa e gli occhi semi chiusi, capisco come non sia mai uguale a se stesso. 

“Sono confuso come un bimbo appena nato...

sono turbato di fronte alla marea”

Song to the siren- TIM BUCKLEY 


2 Una piscina - Sempre anni fa

Il borsone che porto a tracolla pesa forse più di me e contiene tutto il necessario. Man mano che mi avvicino timoroso alla porta d’ingresso i rumori, quelli che proprio non volevo sentire, giungono inesorabili alle mie orecchie. Fischi, urla, piedi e mani che affondano nell’acqua come insegnato. E poi quell’odore mai sentito prima: intenso, penetrante, quasi stordente. “Riuscirò a non affondare?”, mi domando mentre cammino a bordo vasca. “Imparerò ad affrontarlo?”. Ebbene sì, provo paura di fronte all’acqua della corsia che dietro alle lenti colorate degli occhialini cerco di immaginare del colore che preferisco. Il freddo è pungente, mentre scendo lentamente la scaletta. I rumori si fanno ovattati e non vorrei più risalire perché so quello che mi aspetta. Vasche su vasche, tavolette, respirazioni (corredate da tanta acqua al cloro bevuta o finita nel naso). Da adolescente tutto quello sforzo, profuso lezione dopo lezione, mi sembra inutile mentre esco dalla vasca e sento le gocce scendere sul mio corpo stremato. “In fondo a me basta solo guardarlo”. Solo nelle estati successive realizzo quanta parte di libertà mi stavo perdendo. Allora nuoto, sempre più veloce, come mai ero riuscito a fare prima in corsia. E bracciata dopo bracciata riesco a infrangere i muri che lo sguardo non aveva saputo vedere. 

“Canto di un oceano, riesco a sentire il ruggito del mare

Gioca gratuitamente, gioca per me e gioca molto di più, di più!”

The Ocean - LED ZEPPELIN

Un Mare di Libertà

3 Lazio - Estate da neo maturato

Il suo esame orale è appena terminato: lei di fronte a me stringe le mani alla commissione ed io alle sue spalle che la guardo orgoglioso dal fondo dell’aula. Un altro momento, l’ennesimo, in cui essere ancora insieme. Mentre camminiamo leggeri ed emozionati verso la macchina, il sole di inizio luglio picchia sulle nostre pelli bianche e sulla cartella piena di libri, quaderni e appunti che presto finirà in fondo al portabagagli. Su il volume della musica e giù i finestrini con l’aria che sbatte sui nostri visi rivolti verso il futuro. Anche se non ce lo diciamo, conosciamo già la meta verso cui siamo diretti: quando si è amici, in alcuni momenti non c’è bisogno di parlare. E in particolare in quel giorno di metà luglio, quando nei colori dei nostri occhi (sempre azzurri i suoi e insolitamente verdi i miei) galleggia una sola cosa. Li chiudiamo insieme per poi riaprirli all’unisono dopo essere riemersi dall’habitat che ci ha unito anni prima e che adesso celebra, calmo e placido, la nostra Maturità. Le urla di gioia hanno lasciato spazio allo sciabordio dell’acqua che bagna i nostri corpi immobili e ansimanti sul bagnasciuga. Sorridenti e...Liberi.

“Stai con me sotto queste onde. 

Sii libera per una volta nella tua vita”  

Nightmares by the sea- JEFF BUCKLEY 

4 Ovunque ci sia -Oggi

Adesso ho capito perché ne ho sempre avuto bisogno. Adesso ho capito perché in realtà l’ho avuto vicino anche quando mi era distante. Adesso, mentre mi si staglia davanti nella sua immensità, è ancora una volta diverso e per questo ancor più affascinante. Non so dove mi trovi esattamente, in fondo non ha importanza. Credo di essere solo, ma all’improvviso nel nulla di quella lunga e sterminata spiaggia spunta al mio fianco un bimbo. E’ vestito come se fosse autunno, ma ha con sè paletta e secchiello e non vede l’ora di farsi un bagno. Eccitato corre verso l’acqua e mi fa cenno di seguirlo per giocare con lui. Non faccio in tempo a raggiungerlo perché si è già tuffato. Passano i secondi. Nessun rumore se non quello delle onde. Temo il peggio, faccio per levarmi le scarpe e tuffarmi, ma in quell’istante, poco più avanti, un corpo riemerge. Sospiro sollevato, ma rimango con gli occhi sgranati perché il bambino si è magicamente trasformato in ragazzo. Indossa cuffia e occhialini e tiene in mano una tavoletta. Il sorriso che abbozza mentre mi guarda da lontano è incredibilmente simile a quello del bambino, ma più rassicurante. Prima di salutarmi mi fa vedere che sa stare a galla anche nell’acqua alta, poi accenna a diversi stili e infine si dilegua tra le onde.

Fermo sul bagnasciuga osservo ipnotizzato i miei piedi scomparire sotto l’acqua mossa dalla corrente. L’ultima cosa che capisco prima di tuffarmi è che lì sotto non ha importanza che forma abbiamo, siamo noi a darci quella che vogliamo. Perché siamo davvero Liberi. 

“Le onde dondolano nei miei pensieri

Il mare si alzerà… 

Per favore attendi sulla spiaggia… 

Io ci sarò 

Io ci sarò ancora una volta…” 

Oceans - PEARL JAM 

Epilogo

Insieme al cielo è quanto di più presente sulla Terra, ma a differenza di quest’ultimo abbiamo la possibilità di attraversarlo, viverlo. Pur nella sua semi-infinitezza, alle volte non ci accorgiamo che esista, sembriamo quasi dimenticarcene. Eppure, una volta visto, il Mare rimane sempre lì pronto a farci rilassare, divertire, innamorare. Perché, come dicevo da bambino, “non chiude mai” e perché è di tutti. Proprio come la Libertà. Di parola e di pensiero. Anche se talvolta, proprio come il Mare, ne abbiamo paura. Imparate allora a tuffarvi nel Mare della vostra Libertà: in quel fondale troverete un patrimonio inaspettato e non visibile in superficie. Fatto di coraggio, follia, ma anche ricordi e di azioni. Da fare e rifare, nel Mare che preferite.  

Buona Nuotata, in Libertà.

Jeff Buckley - Nightmares By the Sea

A Jeff Buckley song from his unfinished album Sketches for My Sweetheart the Drunk (1998). Lyrics: Beware the bottle thoughts of angry young men. Secret compartments hide all of the skeletons. Little girl wants to make her home with him, In the middle of the shore, she wonders, "Don't know what you asked for." "Don't know what you asked for." All young lovers know why Nightmares blind their mind's eye. Your rube is young and handsome, So new to your bedroom floor, You know damn well where you'll go. I've loved so many times and I've drowned the all. From their coral graves, they rise up when darkness falls With their bones they'll scratch the window, I hear them call, "Don't know what you asked for." "Don't know what you asked for." All young lovers know why Nightmares blind their mind's eye. Your rube is young and handsome, So new to your bedroom floor, You know damn well where you'll go. Stay with me under this waves, tonight. Be free for once in your life tonight. Your rube is young and handsome, So new to your bedroom floor, You know damn well where you'll go. All young lovers know why Nightmares blind their mind's eye. Your rube is young and handsome, So new to your bedroom floor, You know damn well where you'll go. All young lovers know why Nightmares blind their mind's eye. Your rube is young and handsome, So new to your bedroom floor, You know damn well where you'll go. Ah. Ah. Ah.