30 marzo 2017

Un tributo di Lenny Kravitz per Prince alla Rock'n'Roll Hall of Fame

Nella cerimonia del 7 aprile accolti nel "pantheon" della musica Pearl Jam, Joan Baez, ELO, Yes, Journey, Tupac Shakur

Sarà Lenny Kravitz, quasi per una successione naturale, a regalare un tributo a Prince al pubblico del Brooklyn Barclays Center. Accadrà il 7 aprile, nella cerimonia per accogliere nella Rock'N'Roll Hall of Fame gli eletti della "classe 2017". Prince ha già il suo posto nel "Pantheon" della musica dal 2004: quella sera si esibì in un formidabile assolo di chitarra in omaggio a George Harrison su "While My Guitar Gently Weeps", al fianco di Tom Petty, Jeff Lynne, Stevie Winwood e Dhani, il figlio dello scomparso Beatle. Alcuni di questi artisti li ritroveremo nel gala della prossima settimana: Dhani sarà infatti il "presenter" della Electric Light Orchestra di Lynne. Altri nomi che saranno iscritti nella Hall of Fame sono quelli di Joan Baez (che verrà introdotta da Jackson Browne), i Pearl Jam (il loro padrino sarà Neil Young), Tupac Shakur (ricordato dall'amico Snoop Dogg), gli Yes con Jon Anderson (invitati in scena da Geddy Lee e Alex Lifeson dei Rush) e i Journey (onorati da Pat Monahan dei Train). Uno speciale Excellence Awards sarà assegnato a Nile Rodgers (glielo consegnerà Pharrell: i due hanno lavorato insieme più volte, come in "Get Lucky" dei Daft Punk).


Lenny Kravitz

Altri performer live saranno Alicia Keys, Mary Chapin Carpenter e le Indigo Girls. Il primo requisito per essere ammessi alla Hall of Fame è che siano trascorsi almeno 25 anni dalla pubblicazione del primo disco. È un'occasione per le band e gli artisti nati negli anni Novanta per trovare posto nella prestigiosa istituzione. È il caso per esempio dei Pearl Jam, che dopo qualche polemica hanno invitato per la serata tutti e cinque i batteristi della loro storia. Rodgers ha dichiarato che per lui il premio sarà "agrodolce, perché non è stata ancora eletta la mia band degli Chic, è come se mi avessero tirato fuori e detto: sei meglio di loro". Joan Baez ha sottolineato di non essersi "mai sentita un'artista rock'n'roll, ma come parte del boom della musica folk che ha contribuito alla rivoluzione rock degli anni Sessanta, sono orgogliosa che alcune mie canzoni si siano fatte strada nel lessico rock".