28 gennaio 2021
di Wally
Wally

"Usa For Africa", la registrazione di 'We Are The World'

l 28 gennaio 1985: 36 anni fa gli “USA FOR AFRICA” , superband composta, tra gli altri da Bob Dylan e Bruce Springsteen, registravano l'inno di pace “We Are The World”

Il 28 gennaio di 36 anni fa, subito dopo la conclusione della cerimonia degli American Music Awards, un nutrito gruppo di star della musica di fama internazionale si ritrovò presso gli Hollywood's A&M Studios per registrare “We Are The World”, titletrack dell’album pubblicato il 23 aprile dello stesso anno.

La canzone nacque con l’intento di raccogliere fondi da destinare all’Etiopia che, proprio in quel periodo, venne colpita da una terribile carestia.


"There comes a time, when we need a certain call"

Dopo aver assistito alla potenza del progetto britannico “Band Aid”, che attraverso il brano “Do They Know It’s Christmas Time?” fu in grado di raccoglier diversi milioni di sterline da destinare alla lotta alla fame in Africa, il cantante Harry Belafonte decise di realizzare e produrre una canzone per raccogliere fondi in favore dell’Etiopia, nazione maggiormente colpita dalla penuria di cibo.
Fu il manager musicale e produttore televisivo Ken Kragen a suggerire a Belafonte di contattare altri artisti Statunitensi per dare maggiore risonanza alla nobile causa.
Il primo ad accettare fu Lionel Richie che, entusiasta per l’offerta ricevuta da Belafonte e Kragen, contattò subito l’amico e leggendario produttore Quincy Jones che proprio in quel momento si trovava in compagnia di Michael Jackson. Risultato: sia Jones che Jacko raccolsero con gioia l’invito del cantante di 'Easy'.

Dopo la telefonata, Quincy Jones, Lionel Richie e Michael Jackson si ritrovarono presso la villa californiana di quest’ultimo ed impiegarono solo due giorni per dare forma ad una hit planetaria: “We Are The World”. Successivamente i tre lavorarono alla lista dei possibili partecipanti, gruppo che verrà denominato United Support Assists Africa e composto da 45 stelle assolute, riuscendo a far alternare al microfono 21 cantanti tra cui Bob Dylan, Bruce Springsteen, Ray Charles, Paul Simon, Billy Joel, Steve Perry e Kim Carnes, ed avvalendosi della preziosa collaborazione di Steve Porcaro e David Paich dei Toto che si occuparono dei sintetizzatori.


Il 'no' di Prince

Sono numerosi i particolari, anche poco romantici, raccontati a proposito del lavoro prima e durante la registrazione di “We Are The World”, per esempio il fatto che la canzone non piacesse a quasi nessuno dei performer e che, addirittura, Cindy Lauper la definì come una “buona colonna sonora per uno spot della Pepsi.
Senza dubbio, però, la storia che fece più rumore fu quella relativa al rifiuto da parte di Prince.
L’arroganza e la sfrontatezza, oltre all’enorme talento, caratterizzarono l’intera carriera del genio di Minneapolis che, anche davanti ad una causa così importante, decise di dar precedenza alle sue priorità.

In primis non fece mai mistero di non apprezzare la scrittura della canzone.
In secondo luogo durante una chiamata con Lionel Richie chiese di poter registrare la sua parte in una stanza separata, visto che odiava dividere la scena con i suoi colleghi. Quella telefonata si chiuse con la promessa, da parte di Prince, di farsi vivo il prima possibile. Promessa mai mantenuta.

Il compromesso sembrò raggiunto nel momento in cui propose di partecipare all’incisione come chitarrista, ma l’idea venne fermamente rifiutata dal produttore Quincy Jones oramai molto seccato dai capricci e dalle continue richieste dell’autore di 'Purple Rain'.

Le linee inizialmente pensate per “The Kid” vennero infine assegnate ad Huey Lewis.

Prince, nonostante si rifiutò di partecipare alla registrazione del singolo, insieme alla sua band The Revolution scrisse la canzone “4 Tears In Your Eyes” che entrò nel disco “We Are The World”.



Le vendite e i premi

Con oltre 20 milioni di copie vendute, il singolo pubblicato il 7 marzo 1985 si collocò in vetta alle classifiche di tutto il mondo, e di diversi generi musicali, con un ricavo complessivo dalle vendite quantificato in più di 100 milioni di dollari interamente devoluti in beneficenza.

 Il 23 aprile 1985 venne pubblicato l’intero disco che oltre alla presenza del sopracitato Prince e di tanti altri artisti, vide la partecipazione di Bruce Springsteen, già presenza fondamentale nel singolo, accompagnato dalla E-Street Band con la cover della canzone “Trapped” di Jimmy Cliff.

Nel 1986, inoltre, il progetto “We Are The World” si aggiudicò ben 4 Grammy: "Canzone dell'anno, "Migliore interpretazione di un duo o gruppo vocale pop", "Miglior cortometraggio" e "Disco dell'anno".


"Usa For Africa", la registrazione di 'We Are The World'