Per trent’anni il giapponese Akio Sakurai ha vissuto una doppia vita: di giorno venditore di kimono e poi, appena timbrato il cartellino, aspirante rockstar notturna, sosia perfetta di Jimmy Page. Attenzione però: il dettaglio fondamentale di questa vicenda è che benché Akio sia un chitarrista pregevole - che ovviamente i riff dei Led Zeppelin li suona da paura - questa storia non è quella di un musicista che vuole carpire lo stile e la tecnica del suo idolo; nella missione di Mr. Jimmy (questo il nome d’arte che Mr. Sakurai ha scelto…) la chitarra non è che la punta dell’iceberg. Akio si è immolato nel riproporre letteralmente Jimmy Page: nel vestiario, nelle movenze, nella personalità e nello stile, dando vita a un'impareggiabile - e un pizzico inquietante - dimostrazione di passione e devozione al suo idolo.
Voglio essere Jimmy Page
agg. 13 dicembre 2023, ore 14:03

Mollo tutto e divento Jimmy Page
“MR. JIMMY” è quindi anche il titolo del documentario - uscito lo scorso settembre dopo quasi otto anni di lavorazione - che racconta questa vicenda bizzarra e contiene 30 canzoni dei Led Zeppelin interpretate da Mr. Jimmy in maniera chirurgica, strabiliante. Cuore della storia è, naturalmente, l’incontro tra Akio e il suo idolo Jimmy Page. Akio spende anni a riproporre nota per nota il repertorio dei Led Zeppelin per i club di Tokyo; sono show nei quali Akio glorifica Jimmy Page riproponendone non solo il playing ma anche ogni costume di scena, ogni mossa, postura e addirittura ogni improvvisazione. Così, non stupisce che la sua fama cresca tanto da arrivare alle orecchie di Jimmy Page in persona che - giustamente - incuriosito, decide di volare in Giappone per assistere di persona a questa stupefacente esaltazione della sua figura. I complimenti ricevuti da Page, frastornato per quanto impressionato dall’interpretazione di Mr. Jimmy, motivano così Akio ad abbracciare la scelta temeraria che stravolgerà la sua vita: licenziarsi, rinunciare ad uno stipendio fisso, trasferirsi in America e, di fatto, iniziare ad "essere Jimmy Page”.