10 gennaio 2018

Wolf Alice a Radiofreccia: "Invitati dai Foo Fighters per una grigliata. Ora suoniamo con loro e QOTSA"

La band londinese sarà a Milano sabato 13 per un live sold out e a giugno aprirà per i Foo Fighters a Firenze Rocks e per i Queens Of The Stone Age agli I-Days

Magari al pubblico italiano il nome dei Wolf Alice dirà relativamente poco, ma questo giovane quartetto londinese in poco più di quattro anni ha saputo togliersi un bel po' di soddisfazioni come vendere circa 110.000 copie solo in UK con il debut album "My Love Is Cool" nel 2015, essere nominato a numerosi premi come i Grammys in categoria 'Best Rock Performance', i Mercury Prize e  gli NME Awards dove han vinto come 'Best Live' e 'Best Track'. Con i palchi di mezzo mondo come palestra, i Wolf Alice sono stati inclusi anche nella colonna sonora di serie TV, videogiochi e film come "T2: Trainspotting "  il remake dei "Ghostbusters" e, addirittura, hanno fatto da 'sfondo' per "On The Road", film di Michael Winterbottom ("24 Hour Party People", "Wonderland") che è ambientato proprio nella crew del loro tour inglese.

Non contenta, la band capitanata dalla tostissima e intensa Ellie Roswell ha anche abbracciato l'impegno sociale creando 'Bands 4 Refugees', una serie di eventi di beneficenza con membri di band come Years & Years, Swim Deep, Slaves e con Charlie XCX  e hanno chiuso il 2017 con un elettrizzante ritorno a casa davanti agli oltre 10.000 spettatori dell' Alexandra Palace di Londra.

Lo scorso anno i Wolf Alice hanno pubblicato il secondo album "Visions Of A Life" e questo sabato saranno al Santeria Social Club di Milano per uno show sold out prima di proseguire il tour mondiale che li porterà ad aprire i tour di Foo Fighters e Queens Of The Stone Age, anche nelle date italiane di Firenze Rocks (14 giugno - Foo Fighters+The Killes+Wolf Alice+Frank Carter&The Rattlesnakes) e I-Days a Milano il 24 giugno con Queens Of The Stone Age e The Offspring.

Abbiamo raggiunto il chitarrista e membro fondatore della band Joff Oddie per parlare dell'album, della vita in tour e, ovviamente, di Dave Grohl.


Wolf Alice a Radiofreccia: "Invitati dai Foo Fighters per una grigliata. Ora suoniamo con loro e QOTSA"

"Visions Of A Life" arriva a due anni di distanza dal successo da "My Love Is Cool" che, dopo alcuni EP più che interessanti, ha fatto dei Wolf Alice una delle band made in UK più interessanti degli ultimi anni. Il rischio da 'secondo album sempre più difficile' era dietro l'angolo ma la band si è dimostrata più matura: " È una cosa strana, quasi un nuovo corso per noi. Per scrivere il primo album sembra ci sia voluta un’eternità" - racconta Joff a Radiofreccia - "Il secondo ci ha preso un anno e mezzo e, nonostante tutte le aspettative che può avere un secondo album, direi che non ci possiamo lamentare. Siamo soddisfatti, è un disco che ci piace ascoltare e suonare dal vivo, l’abbiamo sfangata. Gli anni passati a suonare in giro ci hanno aiutato a maturare, sì, direi che siamo cresciuti sotto tutti i punti di vista". Come capita spesso per gli album nati in tour, i luoghi e i volti visti hanno probabilmente influenzato i suoni che sono sfaccettati, vari e le chitarre stesse alternano episodi potenti a riverberi e dilatazioni 'sognanti' : “Più che le varie influenze la realtà è che abbiamo cercato di tirare fuori il meglio da ogni brano, di esaltarne le potenzialità . Ci piace giocare con l’eclettismo e questo significa esplorare nuovi suoni, sviluppare le peculiarità di ogni canzone. In ogni caso tra il primo e il secondo album sono passati quasi due anni durante i quali siamo stati in tour, abbiamo visitato tantissimi posti, fatto molte esperienze diverse, ci siamo abituati a una serie di situazioni mai vissute prima e questo in qualche modo si è riversato nella musica". L' artwork dell'album si sposa perfettamente con questa difficile definizione dei suoni, con un a copertina quasi nebulosa e i testi scritti in bianco e grigio che non rendono proprio agevole la lettura, mi chiedo se sia stato fatto con cognizione di causa: "Sì e no. In realtà ci piaceva l’immagine che viene dagli album di famiglia di Ellie. La foto è un vecchio scatto di sua zia e abbiamo pensato che l’effetto sgranato della foto d'epoca fosse bello". 

Le tante date e i chilometri macinati in questi anni non sembrano però essere un problema per i Wolf Alice: "Non credo sia stressante andare in tour"- ci racconta il chitarrista della band - "anche se ogni tanto diventa pesante ed è necessario fare delle pause, ma è una cosa che amiamo fare. Fare i live è super divertente e i concerti sono il modo migliore per comunicare con il nostro pubblico, ci dà l’opportunità di connettere davvero, incontrarlo, guardarli tutti negli occhi; è stupendo".  Il tour dei Wolf Alice è stato scelto anche dal regista Michael Winterbottom come sfondo di "On The Road", film che segue la band nelle date del tour inglese e racconta la storia d'amore tra due membri della crew in una sorta di fiction/non-fiction: " Per noi è stato cool. Michael aveva definitivamente un’idea, una visione. Di sicuro è stato bizzarro il fatto di trovarsi tutto il tempo con delle telecamere al seguito. Tutto molto strano, quasi una sorta di Grande Fratello delle band, ma alla fine ci siamo abituati. In fondo non eravamo nemmeno sicuri del vero nome degli attori perché hanno vissuto quasi da infiltrati, come reali membri della crew per rendere il tutto più credibile possibile. Senza contare che ho una pessima memoria". Quello con il regista di "24 Hour Party People", ambientato nella scena musicale di Manchester degli anni '80, non è l'unico matrimonio cinematografico della band che ha prestato la propria musica a diversi film, incluso "T2", il secondo episodio dopo 20 anni di una delle pellicole simbolo della cool britannia ma se dovesse scegliere la collaborazione per una colonna sonora originale Joff non avrebbe dubbi: "Scrivere una colonna sonora? Certo che mi piacerebbe, magari di un film di James Bond con dei riff di chitarra molto cool".

 A dispetto della giovane età musica e film non sono l'unico interesse dei Wolf Alice che sono molto impegnati sul sociale e insieme ad altri colleghi hanno più volte preso posizione dal punto di vista politico creando anche il progetto "Bands 4 Refugees" che lo scorso anno li ha fatti esibire in alcuni show evento per beneficenza: "Ci piacerebbe fare qualcosa del genere di nuovo, di sicuro ci proveremo perché è un evento speciale e ci piacerebbe che continui, ma ovviamente non abbiamo avuto molto tempo ultimamente tra tour e album". Anche la scelta della canzone per i singoli natalizi di Spotify va in questa direzione, visto che il Natale descritto in 'Santa Baby' brano di Ertha Kitt reinterpretato dai Wolf Alice non è proprio quello della classica canzone da sentimenti caritatevoli e buoni e snocciola tutti i desideri portati dal consumismo, che d'altra parte possono essere visti in chiave critica: "Non volevamo fare una canzone di Natale come tutte le altre, sarebbe stato troppo semplice. Abbiamo provato a fare un paio di cover in versione rilassata  e un po' scarna e Ellie ha iniziato a cantare questa. Io rapidamente ho preso la chitarra e l'ho seguita, però in effetti che persona orribile quella ragazza, davvero disgustosa. Non Ellie, intendo, ma la protagonista del testo".

Tra i tanti impegni della band è impossibile dimenticare il live casalingo davanti gli oltre 10.000 dell'Alexandra Palace di Londra lo scorso novembre e del resto, si sa, gli 'homecoming' show sono sempre un po' particolari, tra amici, parenti e il peso di dover dimostrare che ce l'hai fatta: "Prima del concerto ero abbastanza nervoso, ma una volta sul palco mi sono reso conto che alla fine era solo una serata come un' altra. Realizzi che si tratta di fare solo quello che sai fare, divertirti e farlo al meglio, e così è stato. Un grande show quello dell'Alexandra, anche se è sempre strano suonare ‘a casa’ e il fatto che sia pieno di amici e parenti non mi fa impazzire, a essere sincero".

I Wolf Alice saranno sabato 13 gennaio per una data da tutto esaurito in Santeria Social Club a Milano ma apriranno anche per i Foo Fighters a Firenze Rocks il 15 giugno e, notizia di oggi, quello dei Queens Of The Stone Age con gli Offspring del 24 giugno agli I-Days di Milano. Oltre alle date italiane la partnership con i Foo Fighters sarà anche in altre tappe del tour europeo, mentre negli Stati Uniti seguiranno i Queens Of The Stone Age e a differenza di come accade spesso un primo contatto tra band già è avvenuto e la responsabilità è sempre del solito Dave Grohl, l'uomo più buono del business: " Stranamente li abbiamo già incontrati e questa te la devo proprio raccontare: quando eravamo a Los Angeles per registrare la parte ritmica dell’album i Foo Fighters erano nella stanza accanto. A un certo punto Dave Grohl ha tirato fuori questo barbecue  per mettere in piedi una grigliata. Ha invitato noi e chiamato un po' di amici che erano in altri studi della zona, compreso i Queens Of The Stone Age, e  radunato tutti in cortile; ci siamo conosciuti così. Grohl il personaggio più buono del mondo della musica? Apetto di andare in tour con i Foo Fighters prima di dirtelo, però sembra di sì! Di sicuro è stato tutto abbastanza strano ".

 

 


 

Wolf Alice - Visions of a Life (Live)

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