Yungblud e la chitarra dei Sex Pistols: ponte tra generazioni punk
Yungblud suona la chitarra che ha dato vita al punk con NEVER MIND The BOLLOCKS dei Sex Pistols. Un ponte tra passato e presente del punk
Yungblud, tra le voci più rilevanti della scena punk contemporanea, ha recentemente suonato uno degli strumenti più leggendari della storia del rock: la Gibson Les Paul Custom di Steve Jones, utilizzata per incidere NEVER MIND THE BOLLOCKS (1977) dei Sex Pistols. In un incontro simbolico tra passato e presente, l'artista britannico ha rivissuto le sonorità che hanno dato vita al punk, un genere che ha rivoluzionato la musica, e scosso la scena culturale.
Yungblud, artista simbolo della nuova ondata punk e voce della Generazione Z, continua a dimostrare quanto il legame tra le radici del genere e il presente sia ancora forte. Durante un recente concerto a Parigi, ha avuto l’opportunità di suonare uno strumento leggendario: la Gibson Les Paul Custom del 1974 di Steve Jones, chitarrista dei Sex Pistols. La stessa chitarra utilizzata per registrare NEVER MIND THE BOLLOCKS il disco che ha segnato un'epoca e acceso la rivoluzione punk.
Yungblud: l'incontro con la Les Paul di Steve Jones
Così Yungblud ha raccontato il suo incontro con quello strumento leggendario, avvenuto in occasione di un concerto a Parigi lo scorso luglio: «Ero seduto nel backstage quando ho provato per la prima volta quella chitarra: l’ho attaccata a un amplificatore Fender Twin Reverb e il suono che usciva era esattamente quello di "Pretty Vacant". Sempre secondo l’artista, mettere le mani sulla chitarra che ha forgiato uno dei suoni più iconici del punk è stata un’esperienza quasi surreale, carica di significato. Recentemente, Yungblud ha anche lanciato la sua prima chitarra elettrica Signature, una Epiphone SG bianco e nera ispirata alla sua Gibson SG Junior del ’64. Parlando di questo modello, ha dichiarato: «Le chitarre e la musica rock sono, da sempre, una parte fondamentale della mia vita. Sono cresciuto sul bancone di un negozio di chitarre e le spolveravo da quando avevo tre anni. La ragione per cui suono una chitarra SG è perché è la stessa di musicisti importanti nella mia vita, come Angus Young e Billie Joe Armstrong. Ma, al contempo, sono fortunato perché la SG Junior bianca del ’64 è un modello che, pur mantenendo questa ispirazione, non è legato a nessuno in maniera così salda. Così, sento questa SG Junior completamente mia e già mi sembra fottutamente iconica!».
Un cerchio che si chiude
Yungblud è diventato un punto di riferimento per il punk contemporaneo grazie alla sua capacità di combinare testi crudi e potenti con un’attitudine fuori dagli schemi, proprio come facevano i suoi eroi musicali. Cresciuto con le sonorità di band come i Sex Pistols, The Clash e The Damned, ha dichiarato che ascoltare queste band nella sua infanzia ha trasformato completamente il suo approccio alla musica. È comprensibile quindi che suonare uno strumento simbolo di quella scena lo abbia colpito profondamente: «Chiudere gli occhi e suonare i riff dei Pistols, sentendo che suonano esattamente come sul disco, è stato incredibile», ha detto. Suonare un tale pezzo di storia porta con sé anche un senso di grande responsabilità. «Quelle chitarre degli anni '70 sono famose per essere particolarmente pesanti», ha raccontato Yungblud. «Per me uno strumento così sarebbe troppo pesante da utilizzare live, anche perché oltre al peso fisico c’è quello dell’ansia di avere al collo qualcosa di così prezioso. Infatti, durante il concerto, l’ho usata per una sola canzone e per tutto il tempo sono stato terrorizzato all'idea di rovinarla. Anche se - qualora si fosse rotta proprio durante un mio concerto - sarebbe stato un altro capitolo incredibile della storia di questa chitarra sensazionale!».
In questo senso, Yungblud, suonando la Gibson Les Paul di Steve Jones, ha idealmente chiuso il cerchio tra passato e presente, tra la vecchia guardia del punk e i nuovi paladini del genere. La chitarra che ha fatto la storia continua a ispirare nuove generazioni, dimostrando che la sua magia non è solo nelle note che produce, ma nella storia che rappresenta. L'appassionato di chitarre che ha reso possibile questo incontro è Matthieu Lucas, del Matt’s Guitar Shop di Parigi. Lucas, proprietario di questo rinomato emporio di chitarre vintage, non è nuovo a questi incontri da sogno tra leggende del rock e chitarre mitologiche. Grazie a lui, questa leggendaria chitarra punk era già finita tra le mani di Billie Joe Armstrong dei Green Day, mentre la Gibson Les Paul Custom del '55 – precedentemente appartenuta a Paul Kossoff ed Eric Clapton – è stata affidata ad Adrian Smith degli Iron Maiden, così come la famosa Telecaster '83 di Jeff Buckley è stata suonata da Myles Kennedy.
Una chitarra leggendaria
Questa stessa Gibson Les Paul Custom è stata recentemente venduta all'asta per 390.000 dollari, una cifra che riflette non solo il suo valore storico, ma anche il legame con NEVER MIND THE BOLLOCKS, album che ha inciso e che ha acceso la rivoluzione del punk e cambiato il suono del rock. Oggi, la ex chitarra Steve Jones appare ingiallita dal fumo di sigarette, segnata da botte, graffi e ruggine – segni indelebili di una reginetta del punk. Prima di arrivare nelle mani di Steve Jones, però, apparteneva a un altro pilastro del rock: Sylvain Sylvain, membro fondatore dei New York Dolls, una band considerata precorritrice e musa della scena punk. Questo dettaglio rafforza ulteriormente il mito dello strumento, legando insieme due momenti cruciali nella storia del punk. (Leggi la storia della Gibson Les Paul Custom di Steve Jones dei Sex Pistols)
Billy Morrison, chitarrista di Billy Idol e fan devoto dei Sex Pistols, prova la leggendaria Gibson Les Paul suonata da Steve Jones in NEVER MIND THE BOLLOCKS.