31 gennaio 2018

Mi scusi signorina, sa per caso che ore sono?

Sa, gennaio è già finito.

Gennaio 2018 sta per concludersi. Il primo mese del nuovo anno ci ricorda che anche questo inizio può essere considerato avviato.

Natale è già alle spalle ma il peso del suo arrivo sembra sempre essere troppo duro da smaltire, non solamente per l'abuso di cibo fatto. Natale è un segnaposto. Nessuno ricorda con certezza cosa stesse facendo il 27 luglio di due anni fa, tanto meno si scaglia nitido nella nostra memoria il susseguirsi di impegni dello scorso 18 novembre. Il 25 Dicembre, invece, rintocca nelle nostre orecchie più di ogni altro giorno. Ci ricorda che un altro anno è passato e che, come ogni anno, i nostri buoni propositi devono essere enunciati e che i cambiamenti che vogliamo rendere nostri devono iniziare a piantare le radici all'interno dei più concreti progetti.

Poi tra un festeggiamento e l'altro si entra nel nuovo anno, gioiosi per merito del tanto spumante stappato e delle tartine  con burro e salmone. Finite le bottiglie e nauseati dalla novantesima tartina, l'allergra spensieratezza e l'entusiasmo per il nuovo arrivato (il neonato anno) si scontra con la dura constatazione che un nuovo anno segna la fine di un anno precedente e che quest'ultimo sia davvero volato - "non me ne sono nemmeno accorta, Signora! Mio figlio più piccolo ieri andava alle medie e il prossimo gennaio si sposa!"

Mi scusi signorina, sa per caso che ore sono?

E così Gennaio finisce e i buoni propositi sono ancora appoggiati sulla mensola bella che abbiamo tutti in sala, quella che tendiamo a valorizzare quando vengono gli ospiti, che per ora ha ancora un bell'aspetto, ancora nessun dettaglio di eccessiva noncuranza nei suoi confronti; c'è solo una piccola e soffice pallina di polvere, ma quella è fisiologica, no? Domani passerò a pulire.

L'orologio batte il tempo, come il signore che ti chiede distrattamente che ore sono perché le sue lancette si sono fermate. Il calendario batte il tempo e il giorno e il mese e la stagione e anche i Santi da celebrare. 

Kant definiva il tempo come un contenitore in cui eravamo stati inseriti da Dio, Proust lo vedeva come un gomitolo di lana che a seconda della nostra capacità di srotolarlo poteva scorrere più o meno veloce, i Pink Floyd lo cantavano come un compagno che a un certo punto ti batte sulla spalla e ti dice " Sei in ritardo, lo sai, vero?".

Il mio pensiero è questo: Il tempo non esiste, ci sono il giorno e la notte, il cambiamento della luce e il ruolo che ha il sole nei nostri mesi. Semplicemente essendo noi effimeri ne ufficializziamo una forma ed una identità che, se fossimo infiniti, scivolerebbe silenzioso e lento in un profondo letargo che renderebbe i capodanni forse meno divertenti e il mese di gennaio meno simile al Bianconiglio che corre con il suo orologio in mano pregando che la Regina di Cuori non gli tagli la testa. 

Time - Pink floyd

Provided to YouTube by Pink Floyd Time · Pink Floyd The Dark Side of the Moon ℗ Pink Floyd Records Released on: 1973-03-16 Auto-generated by YouTube.