21 marzo 2018

TUTTI ZITTI, PARLA IL SILENZIO

Viaggio nel nostro spazio libero che si trova in ognuno di noi, fatto di sguardi e respiri. Si parte, ma... “uovo in bocca”!

Sul monitor inizia a scorrere il timer. Il dito è sul pulsante dell "On Air”, quello che attiverà il microfono posto davanti alla mia bocca. La coda della canzone sta sfumando dentro le cuffie che indosso dietro al cappello. Nell’ attimo in cui prendo fiato, il buio dello studio è spezzato da una fessura di luce che si disegna sul pavimento. La intravedo con la coda dell’occhio, mi volto di scatto per capire di chi si tratti. Non vedo nessun volto, ma percepisco comunque una “presenza”, mentre la pesante porta si richiude magicamente. Nell’assenza di rumore la figura si rivela a me, chiudo gli occhi e, rigorosamente senza proferire parola, penso che “Sì, mi sarà d’aiuto”.   

Tanti sono gli artisti (pittori, poeti, attori, musicisti, ecc.) che attraverso le loro “opere” si sono interessati al tema del silenzio. Tra queste, una mi ha impressionato più delle altre: si tratta di un quadro di un certo Paris Nogari, pittore italiano della seconda metà del ‘500, intitolato appunto “Allegoria del silenzio”. Più che la figura umana, a colpirmi in particolare è stata quella del trampoliere che regge nel becco un uovo, simbolo della parola attraverso cui, secondo l’interpretazione, è possibile commettere peccati. Lo fa con fatica e sa che se aprisse la propria bocca finirebbe col romperne il guscio.

silenzio on the road

Non ho una visione così negativa della parola, ma certamente quando definiamo qualcuno/a o qualcosa, gli/le stiamo attribuendo un significato (magari anche più d’uno) che, una volta giunto alle nostre orecchie, risulta immodificabile. Non a caso a scuola gli insegnanti ci ripetono spesso che “Le parole sono pietre” e chi fa il mio mestiere (tradotto letteralmente “colui che parla”) non ne può non tener conto. Il silenzio è invece Libertà, uno spazio infinito del cuore e della mente in cui alberga un mondo tutto nostro, inscalfibile e non interpretabile dall’esterno. A differenza della parola è leggero, non si vede, non si misura in lettere o sillabe, non si può affermare con certezza che sia positivo o negativo.   


“Enjoy the silence” dunque, perché come cantavano i Depeche Mode “...tutto ciò di cui abbiamo sempre avuto bisogno è qui tra le mie braccia”. Fatelo parlare allora quel silenzio. Non con le parole però, altrimenti sfuggirebbe via. Ognuno di noi ha il Suo “linguaggio”: penso, ad esempio, alla fotografia, l’attività sportiva, la cucina, il fai-da-te, ecc. Nel silenzio dell’agire (virtuoso), fatto di sguardi fissi e di respiri cadenzati, prende corpo ciò di cui possiamo essere realmente orgogliosi e che a parole non riusciremmo ad esprimere.    


“L’animo umano si diletta nel silenzio della natura” diceva Charlie Chaplin “che si rivela però solo a chi lo cerca”. Un “dono universale” - così lo definiva il grande attore - che va dunque ricercato dentro noi stessi e che per questo “pochi sanno apprezzare”. E allora come si fa a trovarlo? Mi piace pensare che aiutarci/vi ad accogliere il nostro silenzio possa essere proprio la musica Rock. Un assolo di chitarra, un acuto inarrivabile che si inseriscono nella loro dirompenza all’interno della quotidianità, fatta spesso di rumore e chiacchiere. Un dono che prende le forme di quell’uovo, troppo “gustoso” per essere rotto con un banale morso (solo per sapere che sapore ha).   


E’ notte fonda quando riapro gli occhi. Le note musicali cominciano lentamente a riappropriarsi dello studio mentre sfilo le cuffie e lancio l’ultima occhiata allo specchio di fronte. Riflessi intorno al mio cappello ci sono i volti del “Popolo”, quelli degli interpreti dei brani che ho trasmesso idealmente insieme in un quadro visibile solo a me. La porta si richiude alle mie spalle e il seggiolino al mio fianco ora è davvero vuoto. Sono di nuovo solo, ma quelle immagini restano nell'oscurità, tra una nota e l’altra, perché nell’aria densa aleggia ancora “il suono del silenzio”, che “illumina l’anima, sussurra ai cuori e li unisce” (cit. Khalil Gibran).  

Depeche Mode - Enjoy the Silence

Depeche Mode's official music video for 'Enjoy The Silence'. Click to listen to Depeche Mode on Spotify: http://smarturl.it/DepMSpotify?IQid=DepMETS As featured on Best of Depache Mode, Vol. 1. Click to buy the track or album via iTunes: http://smarturl.it/DepMBOiTunes?IQid=DepMETS Google Play: http://smarturl.it/DepMETSPlay?IQid=DepMETS Amazon: http://smarturl.it/DepMBOAmazon?IQid=DepMETS More from Depeche Mode Heaven: https://youtu.be/Fy7FzXLin7o Soothe My Soul: https://youtu.be/bt-28iNQnwY Broken: https://youtu.be/urbmwI8APdo More great 90's Alternative videos here: http://smarturl.it/Alternative90?IQid=DepMETS Follow Depeche Mode Website: http://www.depechemode.com/ Facebook: https://www.facebook.com/depechemode Twitter: https://twitter.com/depechemode Instagram: https://instagram.com/depechemode/ Subscribe to Depeche Mode on YouTube: http://smarturl.it/DepMSub?IQid=DepMETS --------- Lyrics: Words like violence Break the silence Come crashing in Into my little world Painful to me Pierce rightthrough me Can't you understand Oh my little girl All I ever wanted All I ever needed Is here in my arms Words are very unnecessary They can only do harm