05 gennaio 2024

Elvis Evolution, è davvero questo il futuro della musica dal vivo?

Elvis 'andrà in tour' grazie alla tecnologia nel nuovo show Elvis Evolution. Cosa devono aspettarsi gli amanti della musica dal vivo per il futuro?

Anche Elvis Presley si aggiunge alla lista di artisti pronti ad 'andare in tour' utilizzando la tecnologia.

Elvis Evolution, questo il nome dello spettacolo, prenderà il via dopo l'estate nel Regno Unito e promette di anticipare il già ben noto tour annunciato dai Kiss per il 2027.

Elvis e Kiss non sono però gli unici a proiettarci verso un futuro di concerti virtuali e anche i Rolling Stones, pur non avendo parlato concretamente di un progetto simile, non hanno certo chiuso alla possibilità di mettersi in scia. Anzi.

Il futuro dei 'live'

Si sta facendo sempre più strada un futuro fatto di "live", le virgolette sono d'obbligo, che prendono le mosse da un particolare momento storico attraversato da due movimenti diametralmente opposti.

Da una parte ci sono i sopraggiunti - e a volte superati - limiti di età dei grandi del rock, uniti ad una retromania, per citare Simon Reynolds, che sempre più porta a guardare ai grandi fasti del passato.

Nell'ambito del rock sono i grandi nomi che hanno fatto la storia quelli in grado di spostare maggiormente l'ago della bilancia. Basta guardare le cifre incassate da nomi come U2 e Rolling Stones e i tour che hanno segnato l'addio alle scene di Kiss ed Elton John.

Una tendenza che, specialmente in Italia, si traduce non solo nel mercato della musica dal vivo ma anche in quello delle vendite dei dischi in formato fisico. Sarà mica un caso che The Dark Side Of The Moon si piazza al primo posto nella classifica dei vinili più venduti ormai da eoni?

Una certa resistenza alla novità e all'inevitabile ibridazione della musica moderna è cosa accertata (anche se il rock è da sempre stato il frutto di promiscuità sonora). Questo impatta a cascata anche su come il principale target di riferimento del genere, non propriamente fatto da teenager, si pone nei confronti dei concerti.

Al di là del costo dei biglietti, si tenderà sempre a guardare al passato, a ciò che conosciamo, alla musica che da ragazzi ci ha fatto stare bene, in nome di un sonoro 'ai miei tempi si stava meglio' e un effetto nostalgia senza fine.



Musica dal vivo: una realtà stravolta

D'altro canto l'esperienza della musica dal vivo è stata completamente stravolta, salvo in rari casi. Potreste trovarvi il Bob Dylan o il Jack White di turno che vi sigilla in una pochette il vostro smartphone o qualcuno che consigli di godersi il concerto senza schermo a pochi metri dal muso ma, nella gran parte dei casi, il concerto è diventato qualcosa di molto diverso rispetto al passato.

Alone With Everybody diceva Richard Aschroft, in una descrizione perfetta di ciò che saremmo diventati, tutti intenti a scrutare gli artisti utilizzando sempre un filtro tra noi e il palco.

In molti casi c'è il rischio che un concerto diventi più un happening, un modo per dire 'c'ero anche io' che ha portato diversi eventi di livello mondiale a diventare una bestia completamente diversa dal semplice festival musicale

A questo si aggiunge una generazione che, in molti casi, ha un rapporto con la realtà, musicale o meno, completamente distante dal qui ed ora, figlio di un fluttuare a mezz'aria tra la noia, la disperata mania di protagonismo e la svalutazione dell'arte.

Sembra quindi poco sorprendente e sicuramente inevitabile che il mercato della musica dal vivo diventi una realtà stravolta, almeno per quanto riguarda i nomi monumentali in grado di potersi permettere operazioni del genere.


Elvis Evolution, è davvero questo il futuro della musica dal vivo?

Elvis Evolution

Elvis negli ultimi anni è arrivato anche alle nuove generazioni grazie al successo di "Elvis", la trasposizione cinematografica che ha regalato applausi al bravo Austin Butler e che si scontrerà prossimamente con "Priscilla", pellicola di Sofia Coppola che si preannuncia ben meno agiografica di quella diretta da Baz Luhrmann.

Lo step successivo sarà compiuto a novembre quando, dal grande schermo, Elvis prenderà forma per lo show Elvis Evolution che, utilizzando l'Intelligenza Artificiale, porterà in tour un ologramma a grandezza naturale del Re.

Con una premiere organizzata a Londra e un tour che passerà anche da Las Vegas, Tokyo e Berlino, "Elvis Evolution" si preannuncia come un'esperienza immersiva che utilizzerà l'AI per trasformare foto e video provenienti da tutta la carriera di Elvis e realizzare degli ologrammi realistici che porteranno 'in vita' l'artista scomparso nel 1977.

Il tour, realizzato dall'Elvis Estate con Authentic Brands Group e Layered Reality, promette un'esperienza da 'far cascare la mascella' in grado di portare per la prima volta fuori dagli Stati Uniti i live di Elvis che in vita, a causa della gestione del Colonello Parker, mai si avventurò al di fuori dei confini nazionali.

Andrew McGuinness, chief executive di Layered Reality ha detto: "Elvis è ancora una superstar di livello globale e la gente non vuole più assistere passivamente all'intrattenimento ma esserne parte. Sarà qualcosa di memorabile e qualcosa che tutti i fan di Elvis vorranno vivere per celebrare la sua incredibile eredità musicale".



Una nuova era

Ogni epoca ha i suoi eroi e il pubblico in grado di testimoniarne le gesta e fa tutto parte della storia, della vita. Abbiamo avuto - e abbiamo - i libri, i dischi, i film, le opere d'arte e ogni tipo di capsula del tempo in grado non di azzerare le distanze ma di osservare dalla nostra posizione ciò che è accaduto in un altro momento.

Tutto questo sembra non bastare più e, in ogni caso, il catalogo sta diventando ancora più centrale di quanto non fosse prima anche in discografia. Perché un artista dovrebbe rinunciare a incassare su quanto fatto in vita o al top della carriera? Siamo passati dagli album postumi ai concerti postumi, per quanto la cosa possa risultare anche un filo inquietante ed eticamente discutibile.

Alcuni tentativi finiti male sono stati fatti pochi anni fa con il tour virtuale di Dio e quello di Whitney Houston ma quello realizzato dagli ABBA lo scorso anno sembra aver segnato l'inizio di una nuova era. La differenza è che la pop band svedese ha affidato il palco agli ologrammi pur essendo ancora in vita, un esempio seguito dai i Kiss che hanno annunciato l'inizio di una nuova era.

Dopo aver salutato le scene lo scorso dicembre, la band americana ha segnalato il 2027 come l'anno in cui sarà possibile vedere esibirsi - anche contemporaneamente in diverse location - quattro alter ego virtuali, veri e propri supereroi digitali in grado di portare la musica dei Kiss alle nuove generazioni.

Un percorso che, pur non essendo stato ancora annunciato, anche i Rolling Stones, hanno previsto. Mick Jagger si è detto ammirato dalle possibilità mostrate dallo spettacolo degli ABBA e Keith Richards, dal canto suo, ha fatto sapere che per una b(r)and come gli Stones, che hanno fatto dei grandi live un marchio di fabbrica, un futuro del genere è  assolutamente inevitabile.

E' davvero questo il futuro della musica dal vivo?