26 marzo 2024

Quando ti "ricordi" di avere il basso di Paul McCartney in soffitta

La storia strampalata di uno strumento leggendario: il basso di Paul McCartney che ha passato decenni a fare la muffa in una soffitta

Tra queste pagine vi avevamo raccontato l’operazione “The Lost Bass”, iniziativa capitanata da un team di esperti che - con centinaia di persone coinvolte in tutto il mondo - era animata dalla volontà di recuperare il leggendario basso Höfner a forma di violino di Paul McCartney (utilizzato sia ai tempi dei Beatles, sia del progetto solista di McCartney, gli Wings), basso che era stato rubato più di mezzo secolo fa. Lo scorso mese, il 15 febbraio, il quattro corde è stato finalmente recuperato e il brand Höfner ne anche ha conferma l’effettiva autenticità. Il ritrovamento ha permesso di mettere in fila tutti i dettagli di questo giallo inizia nei primissimi anni ’60.


Quando ti "ricordi" di avere il basso di Paul  McCartney in soffitta

Un quattro corde tra Beatles e Wings

Paul McCartney, infatti, acquista il basso - un Höfner modello 500/1 - nel 1961 ad Amburgo, quando lo strumento è ancora nuovo di zecca, essendo stato prodotto nello stesso anno. McCartney non se lo toglie mai dal collo: negli anni a seguire lo usa in maniera intensiva (lo suona su dischi come PLEASE, PLEASE ME, 1963) e fa sì che quel basso gli si cucia addosso e nell’immaginario del rock come è successo con poche altre leggende: Kurt Cobain con la sua Fender Jaguar; Bruce Springsteen o Joe Strummer con la Telecaster; Jimmy Page con la sua Gibson Les Paul. Inizialmente, si pensava che il basso fosse stato rubato nel 1969, nella fase di GET BACK; a ridosso del ritrovamento dello strumento invece, è uscita una verità diversa circa la scomparsa. A raccontare come sono andate le cose è stato Ian Horne, allora roadie degli Wings, la band che Paul McCartney aveva fondato del 1971 con la moglie Linda. Il basso viene rubato il 2 ottobre del 1972, mentre gli Wings si stanno, non solo preparando al loro primo tour europeo ma stanno anche incidendo l’album RED ROSE SPEEDWAY(1973). E’ un tour de force e viene noleggiato un furgone che - carico di strumenti- rimbalza come la pallina di flipper tra studi di registrazione e sale prove di Londra: i Morgan Studios a Willesden Green, l’ICA al Mall, i Manticore Studios di Fulham, gli Island Studios a Notting Hill, e naturalmente Abbey Road a St. John’s Wood.

 

Quello sprovveduto di roadie...

Ha raccontato l’ex roadie: “Avevamo affrontato una interminabile giornata di lavoro. La sera io e l’altro tecnico Trevor Jones eravamo stremati, così siamo andati a riposarci a Notting Hill (dove viveva lui) e abbiamo deciso di parcheggiare il furgone lì per la notte. Furgone all’interno del quale, per la cronaca, c’erano varie chitarre, due amplificatori VOX AC30 e - appunto - il già allora famigerato basso Höfner di Paul McCartney. Troppo stanchi per scaricare, ci siamo limitati a chiudere le porte posteriori con il grosso lucchetto del furgone. La mattina dopo, raggiunto il furgone, il lucchetto era a terra: si erano fregati tutto. Ho iniziato a sospettare di alcune persone del mio quartiere perché si era sparsa la voce che stessi lavorando per Paul McCartney; non era difficile immaginare che in quel furgone potessero esserci anche strumenti di sua proprietà. Siamo andati in giro per il quartiere a bussare casa per casa, porta per porta ma pareva che nessuno avesse visto o sentito nulla. Io ero devastato: sapevo quanto quel basso contava per Paul e ora era sparito. Ero certo che avrei perso il lavoro. Ma quando, mortificati, siamo andati da Paul McCartney per dirgli che ci eravamo fatti soffiare da sotto il naso la sua strumentazione, lui si è rivelato una persona di cuore: ci ha detto di non preoccuparci, non ci ha licenziati e, anzi, ho continuato a lavorare per lui altri sei anni dopo quel furto. Ma il senso di colpa non mi ha mai abbandonato…”

Hai provato a guardare in soffitta?

Passano più di 50 anni perché il giallo evolva e si risolva. L’operazione “The Lost Bass” scatena un’alluvione di mail. Tra queste, una racconta la testimonianza di un autista di ambulanza in pensione che ricorda di aver ascoltato - raccontata con estrema precisione da un paziente - la storia riportata dall’ex roadie Ian Horne. In breve, alle memorie dell’autista, si aggiungono anche quelle di un infermiere che aggiunge alla storia un’infinità di altri dettagli. Troppi, tanto da insospettire il team di “The Lost Bass” che - in un baleno - scopre che l’autore del furto era stato proprio, il padre di questo infermiere. Dopo il furto, però, il basso inizia un giro surreale di passamano: viene venduto al proprietario di un pub di Notting Hill che lo cede al figlio. Tempo dopo il ragazzo muore tragicamente durante un rally. Il basso viene ereditato dal fratello minore che se lo "dimentica" in una soffitta fino al 2020, anno della sua morte. Il tam tam della stampa animato da “The Lost Bass” nel  settembre 2023, fa “ricordare” alla vedova quello strano basso a forma di violino che da decenni prende muffa nel solaio di casa. Pochi giorni l’ Höfner viene restituito a McCartney. Chissà se ora il vecchio roadie Ian Horne tornerà dormire sereno...