Aerosmith: Get a Grip, rock che diverte e piace a tutti

Nel 1993 gli Aerosmith ignorano il grunge, puntano su MTV e sfornano un best seller pop-rock tra video cult, ballad memorabili e collaborazioni d'autore.

Pubblicato il 20 aprile del 1993, GET A GRIP segna un momento chiave nella storia degli Aerosmith e del rock anni Novanta: un album capace di dominare le classifiche mondiali puntando dritto al grande pubblico, senza inseguire le mode e ignorando l’onda grunge. Senza le vette artistiche e d’ispirazione dei capolavori TOYS IN THE ATTIC (1975) e ROCKS (1976), GET A GRIP è comunque un disco dirompente, pieno di carisma, ironia e intuizioni pop-rock micidiali.

Dentro ci sono brani come "Cryin’", "Livin’ on the Edge", "Crazy", video in heavy rotation su MTV (l'ultimo, quello di "Crazy" chiaramente ispirato al film Thelma & Louise), e ospiti eccellenti come Don Henley e Lenny Kravitz. GET A GRIP resta l'ottima istantanea di una rock band ancora capace di reinventarsi tra hit planetarie, videoclip iconici e collaborazioni sorprendenti.

Aerosmith: Get a Grip, rock che diverte e piace a tutti

Lontani dalle mode

Nel ricordare GET A GRIP degli Aerosmith, è impossibile non partire dai numeri: uno dei dischi più fortunati della band, premiato con due dischi d'oro, ben sette di platino e oltre venti milioni di copie vendute nel mondo. A suggellare il successo, anche due Grammy Award. Il segreto? Ancora una volta, la capacità del gruppo di essere impermeabile alle mode. Nel 1993, mentre quasi ogni rock band cercava di inseguire il fascino cupo e spigoloso del Grunge, gli Aerosmith decidono di andare altrove. Niente tributi forzati al loro status di istituzioni dell’hard rock; niente pose da vecchie glorie. E dire che se la sarebbero potuta permettere, con due dischi come TOYS IN THE ATTIC (1975) e ROCKS (1976) che hanno dettato legge nell’hard rock dalle venature blues più ruvide e aggressive. E invece no. Come avevano già fatto negli anni ’80, quando in pieno appannamento creativo e mediatico, anziché arroccarsi in un purismo sterile, aprirono le porte alla contaminazione: la collaborazione con i RUN DMC in "Walk This Way" diede il via alla stagione del crossover, una scintilla da cui nasceranno poi Faith No More, Living Colour, Red Hot Chili Peppers e Rage Against The Machine.

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