20 maggio 2025, ore 12:05, agg. alle 15:25
A Cannes per presentare in anteprima il documentario "Stories Of Surrender", Bono ha parlato del nuovo album degli U2 e della salute di Larry Mullen
Bono ha parlato del nuovo album degli U2, dando qualche dettaglio sul tanto chiacchierato progetto.
In questi giorni a Cannes per la festa del Cinema c'è anche una pellicola che ha molto di musicale, ovvero il film "Bono: Stories Of Surrender" che è stato presentato in anteprima e che, dal 30 maggio, arriverà ufficialmente su Apple TV+.
Il progetto racconta il tour che il cantante degli U2 ha tenuto nel 2023 per presentare dal vivo, voce e musica, la sua autobiografia "Surrender: 40 canzoni, una storia".
Un viaggio che lo ha portato anche ad esibirsi in Italia con una sola, attesissima data al Teatro San Carlo di Napoli, dove sono state effettuate anche alcune riprese del documentario.
In occasione dell'anteprima al Festival di Cannes, Bono ha incontrato anche Rolling Stone per un'intervista nella quale ha parlato del futuro degli U2 e del tanto chiacchierato nuovo album.
Bono: "Il nuovo album degli U2 avrà il suono del futuro"
Del nuovo album degli U2 si è detto di tutto e di più anzi, a sentire Bono e The Edge negli ultimi anni, di album ce ne sarebbero addirittura più di uno.
L'imperativo è stupire e non stare a guardare al passato, come raccontato dall'artista irlandese a Rolling Stone.
"La nostalgia non va tollerata per troppo tempo, ma a volte bisogna fare i conti col passato per arrivare al futuro e al presente", ha detto Bono parlando di un album di inediti che manca ormai da 8 anni e che non si sa ancora quando sarà completato. "Vogliamo tornare al presente, al momento in cui ci troviamo. Abbiamo registrato e mi pare che sia questo il futuro. Abbiamo dovuto risolvere un po’ di questioni e ora ne siamo usciti".
Una delle questioni, inutile dirlo, era lo stato di salute di Larry Mullen Jr. che, per la prima volta, non è salito sul palco durante la residency degli U2 al The Sphere di Las Vegas.
Il motivo i problemi alla schiena e al collo e conseguenti operazioni che hanno richiesto una serie di interventi chirurgici ma che sembrano ormai essere alle spalle.
"Abbiamo suonato insieme nella stessa stanza, tutti e quattro. E posso dire che ha superato del tutto la serie di infortuni che ha avuto. Il suo modo di suonare è innovativo al massimo. Dà tutto per la band e non vuole parlare d’altro, il che è piuttosto sorprendente. Tra l’altro, stare in una stanza in un gruppo dove ogni singolo musicista ha un ruolo sia come singolo che nell’insieme è molto raro, perché al giorno d’oggi la musica viene assemblata. Anche alcuni nostri brani sono stati assemblati ed è qualcosa che faremo ancora, ma cercare di catturare un momento speciale di una rock band che dà il massimo è il senso del disco che stiamo facendo e che abbiamo registrato, anche se non l’abbiamo ancora finito".