07 febbraio 2025, ore 12:01, agg. alle 12:26
Il leader dei Bush è sconfortato dall'attuale situazione del mercato musicale, molto più difficile del passato, quando già era 'impossibile'
La situazione per i giovani musicisti è molto difficile al giorno d'oggi ed è ben chiara anche ad artisti affermati e con uno storico importante.
Cosa succederebbe se i Bush si affacciassero oggi sul mercato discografico? Gavin Rossdale non ha forse una risposta ma, di sicuro, sa che sarebbe molto più faticoso che in passato.
La rockstar britannica - che pochi mesi fa aveva svelato in anteprima a Radiofreccia di un nuovo album dei Bush - ha parlato con la canadese CBC a proposito delle differenze tra il mondo della musica oggi e quello che ha incontrato in passato.
Tra piccoli club che chiudono, etichette che non investono in progetti a lungo termine e costi per andare in tour sempre più folli, per non parlare dei mancati ricavi dalla vendita dei dischi a causa delle piattaforme di streaming, essere musicisti oggi è qualcosa di ancora più complicato e frustrante che una volta e chiunque voglia cimentarsi in questa impresa deve essere ancora più incosciente e appassionato di un tempo.
Gli artisti fregati
Gavin Rossdale, che con i Bush è attivo ormai da moltissimo tempo, ha mostrato tutta la sua simpatia e preoccupazione nei confronti dei giovani musicisti che si trovano ad affrontare difficoltà enormi in un ambiente, se non ostile, sicuramente poco supportive.
"Sono stato un musicista per tutta la mia vita e non riesco a trovare le parole per spiegare a qualcuno come farlo, come cresci partendo dal basso, come riesci a fare una carriera del genere", ha detto Rossdale a proposito di possibili consigli da dare ai giovani. "Credo sia terrificante perché, come fanno i musicisti, le giovani band ad essere pagate? Non riesco a capirlo, non lo so. Forse riesci a fare una canzone con un sacco di streaming ma poi sappiamo che Spotify paga a malapena e, qualsiasi cosa paghino, le case discografiche si accertano di prendersi la maggior parte prima che i soldi arrivino all'artista. Quindi è lo stesso affare: artisti che vengono fregati, case discografiche che fanno una fortuna e prendono tutti i soldi. ".
