George Harrison, guarda il video di My Sweet Lord
Decine di celebrità hanno preso parte al primo video ufficiale di My Sweet Lord per i 50 anni di "All Things Must Pass" di George Harrison
In occasione dei 50 anni di "All Things Must Pass", album di debutto solista e capolavoro di George Harrison, è arrivato il primo video ufficiale di uno dei brani più celebri del 'quiet Beatle', My Sweet Lord. Al videoclip hanno preso parte numerosi personaggi del mondo della musica, del cinema e dello spettacolo in generale.
Il nuovo video di My Sweet Lord
Nel novembre del 1970, pochi mesi dopo la fine dei Beatles, George Harrison pubblicava "All Things Must Pass", primo album solista e disco capolavoro del quiet Beatle.
Dal disco fu estratto un singolo che diventerà uno dei suoi brani più famosi e, incredibilmente, il primo di uno dei Fab Four a raggiungere il primo posto in classifica dopo lo scioglimento della band: My Sweet Lord.
A circa 50 anni dalla pubblicazione è uscito ieri il primo vero, video ufficiale di My Sweet Lord, ed è pieno di personaggi del mondo dello spettacolo.
Il video è stato scritto e diretto da Lance Bangs e ha come protagonisti Fred Armisen (SNL,Portlandia) e Vanessa Bayer, due agenti segreti inviati dal capo di un'agenzia investigativa - il leggendario Luke Skywalker di Star Wars, Mark Hammill - a scoprire 'qualcosa là fuori'.
Nel loro percorso i due protagonisti si imbattono in decine di musicisti, attori e personaggi dello spettacolo che hanno prestato il loro volto per il video. Ci sono, tra gli altri, Rosanna Arquette e Patton Oswalt, Weird Al Yankovic e il 'Madman' Jon Hamm.
Tra i musicisti ad apparire nel video ci sono Joe Walsh degli Eagles, Jeff Lynne degli ELO che con gli ex Beatles ha collaborato spesso e con Harrison ha suonato anche nella superband dei Traveling Wilburys e Ringo Starr. L'ex batterista dei Beatles appare in un cinema dove prende dalle mani di Armisen una torcia e lo scanner utilizzato per cercare 'l'entità' e inizia a fare air drumming.
Le parole del regista
"Sembrava un caloroso passo verso nuove amicizie dopo questo letargo inaspettato" - ha detto il regista Lance Bangs a People - "George sembrava attirare intorno a sé musicisti, comici e personalità interessanti ed è quello lo spirito che abbiamo sentito intorno a noi durante le riprese".
A proposito del racconto che si sviluppa nel video di My Swet Lord, Bangs ha aggiunto:"E' stata una delle esperienze più gratificanti della mia vita. Volevamo rappresentare visivamente la canzone mentre questi agenti ed ispettori si perdevano le bellezze metafisiche che li circondavano. Le immagini sono coreografate al suono delle melodie e degli strumenti. George riusciva ad inserire il suo senso dell'umorismo in tutti i suoi video, quindi abbiamo mantenuto quello spirito e abbiamo riempito la scena con amici e ammiratori del suo lavoro. Spero che la gente possa sentire il senso di meraviglia nella scoperta, mentre lo guardano".
La storia di My Sweet Lord
Harrison scrisse My Sweet Lord mentre si trovava con il suo amico Eric Clapton e il tastierista Billy Preston in Scandinavia. Tanto è vero che, ironicamente, Harrison inizialmente non era convinto dal brano e permise a Preston di pubblicare una prima versione sul suo album "Encouraging Words", pochi mesi prima dell'uscita di quella incisa da lui e inserita in "All Things Must Pass".
My Sweet Lord era una canzone spirituale con cui Harrison cercava di avvicinarsi sempre di più alla sua divinità e cercava di dare una voce universale a tutti, senza distinzione di razza e religione. Un brano ispirato ad uno degli standard soul e gospel più famosi di sempre, quella 'Oh Happy Day' portata al successo da The Edwin Hawkins Singers.
Purtroppo, però, Harrison si trovò ad essere trascinato in tribunale per un'eccessiva somiglianza tra My Sweet Lord e He's So Fine delle Chiffons. Un'accusa di plagio che ferì profondamente Harrison condizionando la sua scrittura e causandogli un blocco che durò diversi anni per la paura di copiare inavvertitamente altre canzoni.
Per sapere di più sulla storia di My Sweet Lord, la causa che generò e l'incredibile epilogo andate qui.